"Ho sentito due forti botti e ho visto un'enorme colonna di fumo ergersi nel cielo". A parlare è Stefi, una ragazza ticinese che vive sei mesi all'anno in Kenya e che questa mattina ha assistito al violento incendio che ha devastato un ristorante e fortemente danneggiato un hotel, il Barracuda Inn Resort, a Watamu, una zona molto frequentata da turisti. Le immagini che arrivano dalla località turistica sono impressionanti. 

L'incendio, ci racconta Stefi, è scaturito dal ristorante Mbuyu, dal forno per le pizze. Le fiamme, con il forte vento che soffiava verso sud-ovest, si sono propagate velocemente al vicino albergo. "Non c'è più niente, il ristorante è stato completamente distrutto. I pompieri sono arrivati sul posto, ma arrivano da Malindi, che è a circa 20 minuti di distanza. I tetti in makuti, costruiti con foglie di palme intrecciate, possono prendere velocemente fuoco". A scoppiare sarebbero state anche delle bombole di gas che si trovavano all'interno dell'albergo. 

Per sfuggire alle fiamme i turisti sono scappati in spiaggia. "Abbiamo prestato soccorso a una signora, che aveva delle bruciature su braccia e gambe. Le abbiamo messo degli asciugamani inzuppati d'acqua. Poi è arrivata l'ambulanza". Il numero di feriti per ora è incerto e non si segnalano vittime. Stando a quanto ha appreso l'Ansa da fonti del District Hospital di Malindi, due donne e un uomo di nazionalità italiana son stati ricoverati all'ospedale con gravi ustioni, ma la loro vita non è in pericolo. Vicino all'albergo c'è anche una scuola, che fortunatamente è stata risparmiata dalle fiamme. "I bambini si sono riversati in strada per lo spavento, ma nessuno è rimasto ferito". A causa dell'incendio anche la corrente è saltata a Watamo.

L'Hotel Barracuda Inn, gestito dal gruppo Alpitour e frequentato da molti turisti italiani, è stato evacuato e gli ospiti sono stati trasferiti in altre strutture. Tra loro c'è anche una famiglia ticinese, che era appena rientrata da un safari e che avrebbe dovuto alloggiare nell'albergo. "Fortunatamente sono riusciti a prendere le loro cose e a fuggire in tempo", racconta ancora Stefi. Sono circa 180 i turisti che sono fuggiti dall'hotel. Ora l'incendio è sotto controllo, anche se continuano le operazioni per raffreddare il terreno. Il problema sono i saccheggi. "La povertà spinge le persone a prendere tutto quello possono. Ho assistito alla scena di una madre che, assieme al suo bimbo, si trovava sotto un tetto pericolante. Non si rendeva conto del pericolo".