
Boris Bignasca, figlio del presidente a vita della Lega dei Ticinesi Giuliano, da oggi non fa più parte del movimento politico. Lo ha annunciato lui stesso in una nota pubblicata sul Mattinonline, sito web che dirige. Ve la proponiamo per intero."L’intellettuale e politico Giovanni Orelli (PS) si è fatto promotore negli ultimi mesi assieme ad altri di una violenta campagna contro la LEGA, partita proprio dal successo elettorale e democratico del Movimento di Giuliano Bignasca. "Le dirò di più. Il figlio di Giuliano Bignasca è molto più superficiale del padre. E persino, questo è il brutto, più volgare e truculento." Ecco uno degli attacchi dell'intellettuale Giovanni Orelli nei miei confronti. Un attacco gratuito. Un pregiudizio basato sull'odio verso la LEGA e verso Giuliano Bignasca. All'attacco dell'intellettuale Giovanni Orelli è giunta una risposta. Una battuta. Un “Wikileaks”: satira. La stessa satira che piace agli intellettuali sinistroidi nelle pagine de IlDiavolo. La satira di "sinistra" delle trasmissioni tv italiote. Evidentemente questi intellettuali possono criticare, insultare e condannare chiunque; mentre loro rimangono immuni, protetti dallo Stato nella persona del Capo del DECS Manuele Bertoli. “Wikileasks Ticino” è una rubrica satirica di cui rispondo personalmente. Quindi è ingiusto sfruttare questa polemica contro IlMattino, cha da vent’anni combatte per il Ticino e la sua gente. Ancora più strumentale è incolpare la LEGA, i suoi esponenti, i suoi militanti e i suoi elettori, magari per frenare la legittima e democratica elezione ad una carica politica di un leghista. La colpa è mia, e rispondo io, personalmente. Non potendo criticare le idee e le proposte, sulle quali molti ticinesi danno ragione alla LEGA (immigrazione incontrollata, criminalità, eccessivo numero di frontalieri…), si è voluta iniziare una campagna contro le persone tramite i media vicini alla sinistra (IlCaffé, LaRegione, Confronti, IlDiavolo, Ticinonline.ch…). Ci si è scagliati contro Giuliano Bignasca, contro il sottoscritto e addirittura contro mia madre. E non mi pare che scrittori, figli e figlie di scrittori abbiano esternato la loro indignazione in quella circostanza quando la mia sfera privata e quella di mia madre veniva barbaramente violata sulla rivista ufficiale del PS. Due pesi e due misure. Al servizio dei moralisti e dei sinistroidi. Da oltre un anno, inoltre, mi occupo della segreteria della LEGA (verbali, riunioni e poco più). Questo ruolo, questo servizio che svolgo gratuitamente per il Movimento è l’unico che ho all’interno della LEGA dei Ticinesi. Visto, però, che la mia posizione viene sfruttata e strumentalizzate dai nostri avversari, ho deciso di fare un passo indietro. Mi dimetto, dunque, dalla carica di segretario del Gruppo e non ho più nulla a che vedere con il Movimento da nessun punto di vista. Continuerò a lavorare per il Mattinonline.ch e come direttore del settimanale 10Minuti, cercando di ascoltare i veri problemi della gente: Cassa malati, disoccupazione, crisi economica, Billag…". Firmato: Boris Bignasca.
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