Detto…fatto. Il treno Cisalpino giunto questa mattina alle 9.50 alla stazione di Chiasso ha dovuto sostare un po’ più a lungo. Il treno è stato infatti bloccato per 45 minuti da un centinaio di manifestati che hanno protestato contro la così detta “fermata tecnica” . Una fermata che impedisce ai passeggeri di poter salire sul Cisalpino a Chiasso, sia verso Lugano che verso Milano.  Una decisione giustificata da FFS e Trenitalia con problemi d'orario e insufficente massa critica di viaggiatori.Il ritrovo è scattato intorno alle 9.00 all'ingresso della stazione. Presenti diversi consiglieri comunali di tutti i partiti, il sindaco Moreno Colombo, il Gran Consigliere Marco Rizza e il segretario cantonale del PPD Marco Romano. E poi tanta gente, un centinaio o giù di lì. Intorno alle 9.30 il corteo si è diretto verso il binario sette.  A guidare il "serpentone", con tanto di megafono, Rodolfo Pantani, Giorgio Fonio e Paolo Cremonesi. Tutti membri del Legislativo cittadino. All'arrivo del Cisalpino i manifestanti hanno tentato di salire sul treno, esibendo regolare biglietto. Dopo il "no" da parte del personale del treno è scattato il blocco. Tutti davanti al muso del treno con lo striscione: "FFS e Cisalpino a Chiasso comincia il Ticino". Tutti con il fischietto in bocca per far sentire forte la protesta. Dopo 45 minuti di blocco, il rompete le righe e la promessa di tornare anche sabato prossimo, se le cose non cambieranno. La manifestazione, va sottolineato, si è svolta pacificamente e senza nessuna tensione. Polizia ferroviaria e addetti della stazione hanno atteso, senza intervenire, la fine della protesta. Un po' incavolati, questo sì, i passeggeri del Cisalpino che non le hanno mandate a dire ai manifestanti che abbandonavano i binari. "Ma è meglio che vi ci abituate", ha replicato Pantani, promettendo per il prossimo weekand una "bella grigliata" sul binario otto. Staremo a vedere.

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