Bernardino Regazzoni è il nuovo presidente dell’Associazione “Carlo Cattaneo”. È stato eletto per acclamazione dall’assemblea, riunita lunedì sera nella sala del Consiglio comunale di Lugano. Subentra a Giancarlo Dillena, presidente dal 2016. Il neoeletto sarà affiancato dai vice-presidenti Michele Rossi e Stefano Devecchi Bellini.

Nato nel 1957 il neo-eletto ha alle spalle una lunga carriera diplomatica. Dopo il dottorato in filosofia è entrato al Dipartimento degli affari esteri, raggiungendo il rango di Ambasciatore. In questa veste ha rappresentato la Svizzera in Sri Lanka, Indonesia, Italia (dal 2008 al 2014), Francia e a Pechino. Rientrato a Lugano nel 2022 è entrato nel comitato della “Carlo Cattaneo” nel 2024. Nel suo intervento di accettazione della carica ha sottolineato la rilevanza e il prestigio di cui gode l’Associazione, assicurando il suo impegno nella continuazione e nell’ulteriore sviluppo delle sue attività, con una rinnovata attenzione ai rapporti italo-svizzeri e in particolare alle relazioni con le regioni vicine.

Regazzoni succede a Giancarlo Dillena, alla guida del sodalizio dal 2016, quando era subentrato al compianto Paolo Grandi. Nel suo intervento di congedo l’uscente ha ripercorso gli anni della sua presidenza, evidenziando in particolare gli eventi promossi nell’ambito del ciclo di convegni storici “Tra conservatorismo e liberalismo” (curati da Marino Viganò), i cui atti sono confluiti nella collana dei Quaderni che l’Associazione pubblica dagli anni ’90 del secolo scorso e che ha raggiunto il ragguardevole numero di 82. Ha ringraziato per questo il curatore, prof. Marino Viganò, e messo in rilievo la recente decisione del comitato di mettere a disposizione gratuitamente del pubblico, sul proprio sito (www.associazionecarlocattaneo.ch), tutti i testi pubblicati: un vero tesoro di informazioni e riflessioni a disposizione di tutti gli interessati e in particolare di studenti e ricercatori. 

A conclusione dei lavori l’assemblea ha ascoltato una relazione della vice-presidente della SSR (e presidente della SSR.Corsi) sulle sfide che attendono il servizio pubblico radiotelevisivo e sull’importanza del suo ruolo centrale nel sostegno al pluralismo linguistico e politico della Svizzera.