Ticino
Bala i ratt: svelato il mistero
Redazione
14 anni fa
Dietro alla discussa campagna pubblicitaria c'è l'UDC con una ventina di suoi simpatizzanti

Chi c’è dietro la campagna pubblicitaria dei “Bala i ratt”? La domanda è rimasta senza risposta fino a stamane. Quando alla Bricola di Rivera l'UDC di Pierre Rusconi ha annunciato di essere il coordinatore della discussa campagna.  Il presidente dell’UDC ha poi fornito ulteriori dettagli ai numerosi giornalisti giunti anche dalla vicina Penisola: la campagna è stata finanziata da 22 simpatizzanti dell'UDC ed è costata 30'000 franchi. I tre rattini, uno frontaliere, l'altro rumeno e l'altro ancora munito di scudo hanno sollevato  un’ondata di critiche sia in Svizzera sia in Italia. Tanto da “scomodare” anche il ministro degli esteri italiano Franco Frattini, che dall’ANSA ha dichiarato: “A questo tipo di manifestazione bisogna dare risposte chiare e ferme”. "Ho trovato le scuse a Frattini di cattivissimo gusto" ha detto stamane Pierre Rusconi "nessuno si è mosso quando il ministro Tremonti ha definito noi svizzeri ladroni e mafiosi". Per il presidente UDC la campagna non è né razzista né xenofoba, "a differenza di chi, in Italia, ha dato dei porci ai romani". Il riferimento è al leader della Lega nord  Umberto Bossi, che si è dovuto scusare per la sua affermazione che ha fatto insorgere la capitale italiana.  La campagna proseguirà anche nel futuro. "Ne vedrete delle belle", ha dichiarato Rusconi.

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