Ticino
Badaracco sarà sentito sulla rioccupazione del Macello
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
3 anni fa
La pp Alfier vuole probabilmente meglio inquadrare il contenuto delle comunicazioni avvenute fra il vicesindaco e i molinari la notte fra il 29 e il 30 dicembre

Le vicende giudiziarie intorno all’ex Macello si arricchiscono di un nuovo capitolo. Stando a quanto riferisce la Rsi, la procuratrice pubblica Marisa Alfier ha deciso di sentire il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco come persona informata sui fatti in merito alla rioccupazione del sedime avvenuta per mano di alcuni molinari lo scorso 29 dicembre.

Comunicazioni
La notte fra il 29 e il 30 dicembre, Roberto Badaracco aveva provato a istituire un canale di comunicazione con i manifestanti presenti all’interno dell’area dell’ex Macello. Agli autogestiti, il vicesindaco aveva proposto un incontro per la mattina seguente, ma alle prime luci dell’alba le forze dell’ordine erano intervenute per sgomberare il sedime, fermando 11 persone.

Chiarimenti
Secondo la Rsi, è verosimile che la procura voglia chiarirsi le idee sullo scambio di messaggi e chiamate avvenuto quella sera prima di sentire gli occupanti. In merito alla rioccupazione dell’ex Macello, il Municipio di Lugano aveva sporto denuncia.

Discussioni movimentate
La decisione dello sgombero aveva portato ad alcune frizioni all’interno della politica luganese, con la Lega cittadina che si era scagliata contro Badaracco, accusato di “non rispettare la collegialità del Municipio” e di avere “messo Michele (Foletti, ndr) in una situazione di pericolo”, in quanto come già avvenuto con l’allora sindaco Marco Borradori, un manipolo di autogestiti si era recato sotto la casa del sindaco per protestare.

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