Sanità
Aumento dei premi: "Il Cantone fa la sua parte"
Redazione
un anno fa
Curafutura si aspetta un aumento dei premi il prossimo autunno e auspica una pianificazione ospedaliera coraggiosa da parte del Cantone. De Rosa ribatte: "Spesa sotto controllo".

Dopo la stangata dello scorso anno, continuano le pessime notizie sul fronte delle casse malati. I premi sono infatti destinati a salire anche nel 2024. L'evoluzione "dei premi segue quella dei costi", ha dichiarato Thomas Christen, direttore supplente dell'Ufficio federale della sanità pubblica, durante un incontro odierno con i media a Berna. Un incremento che è stato confermato questa mattina anche da Curafutura durante un incontro tenutosi a Lugano. L’associazione non si è però sbilanciata sulla percentuale di aumento dei premi. “È ancora presto per dare un'indicazione precisa dei premi, che verranno annunciati nel mese di settembre”, ha sottolineato la responsabile per la Svizzera italiana Céline Antonini. “Quello che abbiamo osservato è un aumento del volume delle prestazioni erogate nell'ultimo anno. Sappiamo anche che ci sono delle richieste di aumentare delle tariffe, per esempio in ambito ospedaliero. Inoltre, le riserve degli assicuratori malattia sono diminuite molto l'anno scorso. Tutti questi fattori porteranno a un aumento dei premi”.

Costi della sanità in costante aumento

Se è presto per sbilanciarsi sull’aumento dei premi, certo è che l’aumento dei costi della sanità nel 2022 è stato del 2.6%. E nel primo trimestre di quest'anno si è già registrato un ulteriore incremento del 7%.  Lo stesso ministro della sanità Alain Berset qualche settimana fa, dalle pagine della SonntagsZeitung, non ha escluso che “i premi per l'anno prossimo aumentino oltre la media".

La ricetta di Curafutura

La situazione si protrae ormai da anni, ma secondo Curafutura può essere arginata. Secondo il direttore Pius Zängerle sono tre gli ambiti a livello federale in cui si può agire: il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (Efas), la revisione del tariffario medicale nell’ambulatoriale (il nuovo Tardoc dovrà sostituire l’obsoleto Tarmed) e i margini per intervenire sui prezzi dei medicamenti.

Il margine di manovra del Cantone

Sull’abbattimento dei costi della sanità non si può dimenticare un altro importante attore, ovvero il Cantone. Recentemente il Consiglio di Stato ha presentato la pianificazione ospedaliera, che permette alcuni margini di manovra per l’abbattimento dei costi. In questo contesto Curafutura si aspetta un intervento puntuale. “La pianificazione offre una grande opportunità di andare a incidere sul 20% della spesa lamal”, precisa ancora Antonini. “Ci aspettiamo una pianificazione ospedaliera ambiziosa, che vada a creare un certo tipo di concentrazione per alcune specialità. Speriamo che il Gran consiglio dirà al Governo di andare in questa direzione”. Secondo Curafutura nell’attuale pianificazione ospedaliera mancano però riflessioni complete e la volontà di praticare scelte politiche impopolari, come per esempio fare a meno delle strutture ospedaliere in esubero.

"Pianificazione non coraggiosa? Non ci conoscono"

A queste dichiarazioni ribatte però prontamente il responsabile del Dipartimento della sanità e socialità Raffaele de Rosa. "La mia percezione è che chi si esprime conosce poco la realtà di questo Cantone”, ha dichiarato ai microfoni di Ticinonews. “La spesa ospedaliera stazionaria, ossia quella che può essere influenzata dalla pianificazione ospedaliera, è sotto controllo. Cresce della metà rispetto alla spesa lamal complessiva e rappresenta una parte contenuta della spesa complessiva (circa il 17%). Il Cantone ha comunque proposto una nuova pianificazione ospedaliera e sfrutta tutti i margini di propria competenza per cercare di tenere sotto controllo la spesa, che cresce in maniera molto forte nell'ambito ambulatoriale e nella spesa per i medicamenti, che a livello nazionale ha superato gli 8 miliardi. Ma in questo contesto i Cantoni hanno poco margine di manovra”. Il Consigliere di Stato, che non ha nascosto una certa preoccupazione per le numerose voci che preannunciano l’ennesimo aumento dei premi, non ritiene tuttavia che la pianificazione sia poco coraggiosa. “Bisogna trovare l'equilibrio giusto tra la tendenza a concentrare delle specialità complesse e l'esigenza della popolazione di mantenere una medicina di prossimità. Il documento credo rappresenti una buona soluzione e conferma sul lungo termine che riusciamo a tenere sotto controllo la spesa, che cresce meno del 2%, mentre il resto della parte della spesa lamal cresce il doppio, a un ritmo di circa il 4% nel lungo termine. Su questa parte di spesa il Cantone ha uno scarso margine di manovra”.