Crisi energetica
Approvvigionamento del gas, “assicurarsi che non arrivino brutti scherzi da sud”
Teleticino
2 anni fa
In occasione della giornata del presidente ticinese alle Camere federali, Lorenzo Quadri ha espresso la sua opinione su alcuni argomenti d’attualità.

Approvvigionamento energetico, assicurazione malattie e convenzione sui ristorni dei frontalieri. Sono questi i tre temi di cui ha parlato oggi Lorenzo Quadri, presidente della Deputazione ticinese alle Camere federali, intervistato dai colleghi di Ticinonews. 

Il gas

La questione dell’approvvigionamento del gas in vista del prossimo inverno sta tenendo banco a livello federale e il Governo ha presentato oggi la sua ricetta per evitare penurie. In ottica ticinese, secondo Quadri, c’è però un problema: “il punto d’accesso si trova in Italia e il Ticino non è collegato al resto della rete svizzera”, spiega il Consiglire nazionale. “L’Italia ha una disposizione che in caso di penuria grave permetterebbe il commissariamento con la sospensione degli accordi in vigore con i privati”. Ciò significa che si rischierebbe di non poter accedere al gas. “Servono rassicurazioni che un simile scenario non si verifichi e questo è un tema di cui noi della Deputazione abbiamo discusso e di cui abbiamo parlato anche con il Governo ticinese”. Non solo: sono in programma degli incontri con il ministro degli Esteri Ignazio Cassis e con la direttrice del Datec Simonetta Sommaruga, “nei quali tematizzeremo questo aspetto legato specificamente all’approvvigionamento energetico del Ticino”. L’obiettivo è quello di “essere sicuri che non arrivino brutti scherzi da sud, diciamo così. Io penso che un po’ di argomenti li abbiamo”. 

Assicurazione malattie

Un altro tema “caldo” è quello delle casse malati. “All’ordine del giorno della prossima sezione al Consiglio degli Stati ci sarà anche una mia mozione sul tema delle riserve in eccesso degli assicuratori malattia, che sono circa 12 miliardi”, afferma Quadri. “Ci sono quindi importanti eccessi che dovrebbero essere restituiti sottoforma di sconti di premio”. Ad oggi la restituzione è facoltativa, mentre questa mozione chiede che diventi obbligatoria. “L’auspicio della Deputazione è che la mozione, dopo il Consiglio Nazionale, venga approvata anche dagli Stati. L’impresa non semplice, ma dobbiamo provarci”. 

La questione dei ristorni dei frontalieri

L’ultimo argomento toccato è stato quindi quello dei frontalieri. “A mio giudizio personale, l’attuale convenzione sui ristorni dei frontalieri andrebbe disdetta a fine anno, perché ci era stato assicurato dalla controparte italiana che ad inizio 2023 sarebbe entrato in vigore il nuovo accordo”. Se ciò non avviene “non è sicuramente per colpa nostra, bensì per una situazione contingente all’Italia, e quindi dovrebbe essere lei a farsi carico delle conseguenze, non noi”. Si tratta di “una posizione personale, ma è chiaro che bisognerà fare delle pressioni affinché questa nuova convenzione entri in vigore, se non nella tempistica prevista, ovvero a inizio anno, almeno poco dopo”, conclude Quadri.

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