Formazione
Apprendistato, il 36% dei giovani ticinesi abbandona la formazione. "Cifre preoccupanti"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Andrea Scolari
un anno fa
La maggior parte dei licenziamenti avviene durante il primo anno di tirocinio. “Le aziende hanno sempre meno tempo per seguire e formare i giovani”, spiega chi lavora con le aziende formatrici.

Un apprendista su tre in Ticino si licenzia prima di terminare la formazione e la maggior parte delle disdette avviene nel primo anno di tirocinio. È il dato che emerge dal comunicato di Fill-up, una ditta svizzera che offre un servizio di sostegno e accompagnamento alle aziende formatrici. “È un dato preoccupante, ben al di sopra della media nazionale che si attesta attorno al 23”, ha detto a Ticinonews Sara Rossini, cofondatrice di Fill-up, spiegando che il nostro Cantone “è secondo in classifica dietro a Ginevra, dove il tasso di licenziamenti tra apprendisti si situa attorno al 40%”.

Cosa causa i licenziamenti

La differenza maggiore tra la realtà ticinese e quella d’oltre Gottardo è data dall’obiettivo politico. “In Ticino l’obiettivo è socioculturale, quindi quello di dare a tutti la possibilità di ottenere un diploma”, ha affermato Rossini, “mentre oltre Gottardo si ha un obiettivo socioeconomico, quindi, si vogliono formare le persone per farle entrare nel mondo del lavoro”. Oltre a questo, a giocare un ruolo importante sulla formazione degli apprendisti sono le risorse a disposizione delle aziende formatrici. “Quando nelle aziende entrano giovani con alcune difficoltà bisognerebbe avere il tempo e le competenze per seguirli, ma le ditte, già in costante pressione, non possono permettersi di dedicare ulteriori risorse alla formazione dei giovani e i giovani non hanno le basi necessarie per poter affrontare un percorso formativo che non è per nulla scontato. Questa la differenza tra Ticino e Svizzera tedesca”, ha concluso la cofondatrice di Fill-up.

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