"Trasfor SA: non c'è due senza tre". Con questo titolo il sindacato OCST denuncia nuovi tagli del personale presso la ditta di Molinazzo-Monteggio, già confrontata con licenziamenti gli scorsi mesi di gennaio e a maggio. 

Stando al sindacato, l'azienda del gruppo ABB ha proceduto negli ultimi giorni di agosto a formalizzare circa 25 licenziamenti, tra lavoratori interinali e indeterminati. "Interinali che a loro volta" scrive il sindacato, "avevano sostituito a minor costo altri lavoratori". E questo nonostante il report del gruppo affermi che “nell’esercizio finanziario 2016 ABB ha registrato un notevole risultato grazie ad importanti acquisti sul mercato interno, in particolare, nel settore elettrico e ferroviario”. Una fase che, come le precedenti, è stata effettuata senza coinvolgere i sindacati.

Trasfor, azienda produttrice di trasformatori destinati principalmente all’industria ferroviaria e navale, "fa parte dell’associazione padronale Swissmem ed è sottoposta al Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’industria metalmeccanica", ricorda l'OCST. "Triste e preoccupante notare come quella che ormai sembra diventata una prassi per l’azienda avvenga regolarmente con tempistiche di qualche giorno superiori ai novanta giorni evitando così di “incappare” nelle norme previste per i licenziamenti collettivi".

Secondo OCST occorre ora capire in che contesto vanno inseriti questi nuovi tagli, se per esempio fanno ancora parte delle misure di ristrutturazione decise dalla casa madre ABB al momento dell’acquisizione oppure riguardano un'ulteriore “ristrutturazione” con lo scopo di massimizzare ulteriormente i profitti. Ad ogni modo il sindacato seguirà "con preoccupazione" l'evolversi della situazione, auspicando al contempo che venga fatta maggiore chiarezza riguardo alla situazione aziendale. 

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