
Entrerà in vigore il 1° febbraio 2022 la nuova procedura per gli alloggi ad uso turistico che si possono affittare su piattaforme online come Airbnb, Booking.com, Expedia, e-domizil, ecc. Il nuovo disegno di legge è stato approvato lo scorso mese di marzo dal Parlamento al fine di regolamentare il settore. “Si tratta di una tappa importante, che rispecchia l’evoluzione delle strutture di alloggio e che consentirà di favorire una parità di trattamento con il settore alberghiero, oltre che di ottenere effetti positivi sia a livello economico che a livello di sicurezza e rispetto della legislazione vigente”, sottolinea il Governo in una nota odierna, nella quale descrive nel dettaglio le novità e i prossimi passi.
Negli ultimi anni boom di alloggi sulle piattaforme online
L’offerta di posti letto tramite queste piattaforme è fortemente aumentata negli scorsi anni e oggi rappresenta un quarto del totale. Oltre agli aspetti positivi che questo fenomeno comporta, vi sono anche alcune criticità, in particolare il fatto che una parte di questa tipologia di alloggi sfugge ai controlli per l’incasso delle tasse turistiche. Il Parlamento, su proposta del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) e del Dipartimento delle istituzioni (DI), ha quindi voluto porvi rimedio dando al nuovo disegno di legge.
Cosa cambia
Il nuovo disegno di legge prevede che a partire dal prossimo febbraio ogni datore di alloggio dovrà essere registrato tramite un numero identificativo. Gli alloggi già sottoposti alla Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) lo riceveranno automaticamente, mentre gli altri dovranno registrarsi sull’apposita piattaforma online creata dall’Agenzia turistica ticinese (ATT). Una piattaforma che verrà adattata ai nuovi requisiti legali e rinnovata al fine di assicurare un flusso di notifica più efficace.
Un anno di tempo per chiedere il numero identificativo
Le strutture avranno dodici mesi di tempo dall’entrata in vigore della legge per richiedere il numero identificativo, che dovrà essere specificato in ogni annuncio sulle piattaforme online (Airbnb, Booking.com, Expedia, e-domizil, ecc.). Il Ticino è il primo Cantone svizzero ad includere nella procedura la richiesta di un numero identificativo, una prassi già introdotta positivamente in altre città europee e internazionali.
Le informazioni saranno trasmesse ai Comuni e all’Organizzazione turistica regionale
Le informazioni raccolte attraverso il formulario elettronico verranno in seguito inoltrate dall’ATT all’Organizzazione turistica regionale di riferimento e al Comune in cui si trova l’alloggio. Gli enti locali – a cui la piattaforma verrà presentata nel corso del mese di gennaio 2022 – avranno sei mesi per validare il rilascio del numero identificativo, verificando che l’oggetto rispetti le attuali norme edilizie e le disposizioni delle leggi il cui controllo è di competenza dei comuni, allo scopo di confermare l’idoneità delle strutture. Questa procedura consentirà, oltre che di evitare che vengano locati turisticamente degli spazi non a norma, di eliminare il fenomeno del subaffitto non dichiarato da parte degli inquilini e di aumentare la sicurezza sul territorio. Allo stesso tempo le Organizzazioni turistiche regionali avranno un quadro completo dell’offerta ricettiva a disposizione sul loro comprensorio, inclusi gli appartamenti e le case di vacanza dati in locazione a scopo turistico.
Una precisa mappatura
Se da un lato l’entrata in vigore della nuova legge non cambierà l’attuale sistema di riscossione delle tasse di soggiorno, dall’altro permetterà una precisa mappatura degli alloggi ad uso turistico presenti sul territorio ticinese e la creazione di una banca dati cantonale. Un’eventuale riscossione automatica della tassa di soggiorno sarà possibile in una seconda fase e solo dopo la stipulazione di accordi con le diverse piattaforme di prenotazione.
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