Lugano
Ail, le nomine nel Cda continuano a far discutere
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
un giorno fa
Il consigliere comunale leghista e membro della dirigenza Gianmaria Bianchetti critica la scelta di anticipare l'ingresso dei nuovi membri. "Vorrei terminare il mandato quando lo dice lo statuto".

Non si placano le polemiche concernenti le nomine nel Consiglio d’amministrazione (Cda) della Aziende industriali di Lugano (Ail). L’ultimo capitolo della vicenda, di cui riferisce oggi laRegione, riguarda la volontà del Municipio di Lugano di anticipare da settembre a giugno l’entrata in carica dei nuovi membri, eletti il 12 maggio. A sollevare la questione è stato in particolare il consigliere comunale leghista - e attuale membro della dirigenza - Gianmaria Bianchetti, al cui posto subentrerà il municipale Marco Chiesa. “Un’uscita da un Cda prima della fine del mandato equivale a una revoca, che generalmente avviene per motivi gravi”, spiega Bianchetti al foglio bellinzonese. Oltretutto, “abbiamo già stabilito un programma di sedute, tenendo conto della scadenza naturale dei mandati". Mandato "che vorrei terminare quando lo dice lo statuto, non perché il Municipio decide di voler fare così, andando peraltro anche contro l’autonomia societaria”. Sulla questione, il consigliere comunale ha anche scritto una lettera all’Esecutivo cittadino.

I primi malumori

Ricordiamo che un mese fa la nomina di Chiesa aveva infuocato la discussione in Consiglio comunale di Lugano. Il motivo? Il gruppo Udc aveva inizialmente proposto Tiziano Galeazzi, salvo poi puntare sullo stesso Chiesa (specifichiamo che è consentito modificare il proprio candidato). Inoltre, il nome designato dall'Esecutivo per il Cda era quello del centrista Filippo Lombardi (poi rinominato).

I tag di questo articolo