
Il prestudio legato allo scenario “Urbano” per le aggregazioni nel Locarnese - che coinvolge Locarno, Losone, Brione Sopra Minusio, Orselina, Minusio, Tenero-Contra e Mergoscia – entra nel vivo. A partire da settembre sarà lanciato un sondaggio per rilevare come cittadini e aziende percepiscono la qualità della vita nei rispettivi Comuni, affiancato anche da una serie di serate informative nei quartieri. Questa fase di “bilancio partecipato”, si legge in un comunicato del Dipartimento delle istituzioni, ha lo scopo di “scattare una fotografia della realtà attuale”: punti di forza, criticità, bisogni quotidiani e aspettative di chi vive e lavora sul territorio. I dati raccolti offriranno ai Comuni “una base concreta per valutare se proseguire o meno con l’elaborazione di un progetto aggregativo, assicurando che ogni scelta sia radicata nelle esperienze reali della popolazione”.
Perequazione finanziaria e riforma Ticino2020
Non solo aggregazioni. Il DI sta concentrando la propria azione in ambito comunale anche su perequazione e dialogo istituzionale. Guidato dal direttore Norman Gobbi, ha concluso a inizio estate il ciclo di incontri con i Municipi ticinesi. Tali incontri “hanno evidenziato la necessità condivisa di superare l’attuale modello di redistribuzione basato unicamente sulla capacità fiscale dei Comuni, per approdare a un sistema più aderente ai compiti effettivamente assunti a livello locale”. L’orientamento espresso dal territorio "è chiaro: procedere verso una perequazione per ambiti, legata a prestazioni pubbliche concrete come trasporti, scuola, servizi sociali e cultura". Il futuro della perequazione dipenderà dall’evoluzione della riforma Ticino2020. Le indicazioni raccolte durante gli incontri saranno la base per elaborare una proposta di revisione entro il 2026, “con l’obiettivo di riportare il progetto su un binario operativo e condiviso”.
Incontro con i sindaci
Il dialogo con i Comuni proseguirà a livello cantonale il prossimo 10 settembre a Locarno, dove il Governo incontrerà i sindaci ticinesi. Sarà l’occasione per un confronto diretto sui principali dossier aperti e per "rafforzare il rapporto di collaborazione istituzionale"
Un mandato per rafforzare i legami con il territorio
Infine, si rammenta che il Consiglio di Stato, lo scorso mese di giugno, ha affidato al Presidente Gobbi un mandato specifico per intensificare le relazioni tra Amministrazione cantone, cittadini e tessuto economico. L’obiettivo è "valorizzare le peculiarità del territorio ticinese e rafforzare la fiducia reciproca tra istituzioni e società civile, con un approccio pragmatico e vicino alla realtà quotidiana delle persone". Questi diversi percorsi – dalla perequazione alle aggregazioni, fino al dialogo diretto con i sindaci – "rispondono a una stessa visione: costruire un Cantone più coeso, dove istituzioni e comunità collaborano per il bene comune", sottolinea Gobbi.