
All’aeroporto di Locarno si decolla verso il futuro. Ha infatti avuto luogo oggi la cerimonia di avvio dei lavori di costruzione del nuovo hangar 1 che, ricordiamo, era stato gravemente danneggiato dal nubifragio del 13 luglio 2021. In seguito, visti i danni, il Cantone decise di demolirla e mettere in opera, in tempi ristrettissimi, una soluzione provvisoria che potesse permettere alla ditta di manutenzione di Aero Locarno di non interrompere la propria attività. Un evento vissuto peraltro in prima persona dal Capo Campo dell’aeroporto, Mario Tietz. “Si può essere contenti che quel non ci sia stato un numero maggiore di feriti”, racconta Tietz ai microfoni di Ticinonews. “Ricordo un forte vento e che a un certo punto hanno iniziato a scardinarsi le porte, mentre noi cercavamo di tenerle”. A un certo punto “è scoppiata tutta la parte superiore e abbiamo quindi iniziato a scappare all’interno dell’hangar. Sembrava quasi di essere in guerra”. Un evento pericoloso, che ha dato però una spinta all’ammodernamento di spazi ormai vetusti. “La vecchia struttura, con i suoi 80 anni, ha fatto la sua vita, ma se si guarda agli attuali uffici, non sono più proponibili”.
Perché il nuovo nome
Nello spiazzo sorgerà quindi una nuova struttura dal costo di circa 5 milioni finanziata dalla Aero Locarno SA, che oltre alla manutenzione gestisce anche la scuola di piloti, la quale forma ragazzi da tutto il Continente. Da un lato verrà ospitato il quartier generale e dall’altro l’hangar per la manutenzione dei velivoli. Tutto sotto il nome "Aelo", frutto di un rebranding. “Ci siamo resi conto in questi anni che la maggior parte della nostra clientela proviene da ogni angolo di Europa”, commenta il direttore Stefano Buratti. “È quindi a volte complesso far capire che Aero Locarno non è un club”. Il rebranding “segue un lavoro molto intenso fatto per capire cosa piacesse in particolare ai ragazzi che venivano da noi. Era molto apprezzato il fatto che ci fosse uno spazio aereo utile per fare formazione, che vi fosse qualità di addestramento ma, soprattutto, piaceva molto il modello svizzera, perché fa sentire sicuri e tutelati”. Il nuovo rebranding “richiama dunque il vecchio nome della scuola (Aero Locarno), ma anche i colori svizzeri”.
Zali: "Si creano le basi per il futuro"
Oltre a ciò, vi sono anche delle opere di competenza cantonale da circa 3,6 milioni, come ad esempio un nuovo accesso all’area e una nuova sede aeroportuale. “Abbiamo garantito la continuità dei servizi e questa collaborazione pubblico-privato che finanzia la costruzione dell’hangar è senz’altro positiva e a beneficio dell’aeroporto tutto", spiega il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. “Diciamo che si creano le basi per un futuro in cui l’aeroporto cantonale mantiene la sua centralità e garantisce molti importanti posti di lavoro”. Ma non finisce qui: nei prossimi 10-15 anni sono previsti ulteriori interventi di aggiornamento e riorganizzazione, con investimenti pubblici e privati di circa 20-25 milioni di franchi.