
I nuovi controlli annunciati dagli Stati Uniti sui viaggiatori provenienti dai Paesi del programma Visa Waiver, tra cui la Svizzera, finiscono sul tavolo della politica federale. Il consigliere nazionale Simone Gianini (PLR) ha infatti depositato un’interpellanza al Consiglio federale in merito all’intenzione dell’U.S. Customs and Border Protection di ampliare in modo significativo i dati richiesti per ottenere l’ESTA (Electronic System for Travel Authorization).
Attività sui social media
Secondo quanto comunicato dalle autorità statunitensi il 10 dicembre 2025, i viaggiatori provenienti dai paesi aderenti al programma Visa Waiver potrebbero essere obbligati a fornire la cronologia delle proprie attività sui social media degli ultimi cinque anni, gli indirizzi e-mail utilizzati negli ultimi dieci anni e informazioni dettagliate sui familiari stretti, inclusi luogo di nascita e residenza. La misura è attualmente in consultazione, ma se introdotta, "comporterebbe rilevanti ripercussioni anche per le cittadine e i cittadini svizzeri che viaggiano negli Stati Uniti", fa notare il parlamentare PLR. Da qui le domande al Consiglio federale.
Le domande al Consiglio federale
1. Come valuta le modifiche annunciate (in particolare l’obbligo di mettere a disposizione le informazioni concernenti le attività sui social media degli ultimi 5 anni) alla luce dei diritti civili e di protezione dei dati delle cittadine e dei cittadini svizzeri?
2. Quali conseguenze concrete si attende per le turiste e i turisti svizzeri, per i viaggiatori d’affari (incluse le delegazioni di PMI), nonché per gli organizzatori di eventi (ad esempio di fiere, congressi, ecc.), qualora le nuove disposizioni venissero effettivamente introdotte? Dispone di stime o studi su una possibile riduzione dei viaggi e sui costi aggiuntivi?
3. Come valuta la compatibilità delle previste richieste di dati (tra cui la cronologia dei social media, indirizzi e-mail, dati biometrici estesi, metadati IP) con il diritto svizzero e con gli standard internazionali di protezione dei dati e quali misure intende raccomandare o adottare per garantire la protezione delle cittadine e dei cittadini svizzeri?
4. Quali misure intende adottare per informare in modo rapido, comprensibile e capillare i viaggiatori svizzeri sui nuovi requisiti e per fornire assistenza consolare in caso di problemi (ad esempio sul rifiuto di una domanda, sull’uso improprio dei dati e sui tempi di verifica più lunghi)?
5. Intende manifestare preoccupazione presso le autorità statunitensi (a livello bilaterale o tramite organismi multilaterali), rispettivamente adoperarsi per il rispetto dei principi di proporzionalità e non discriminazione dei cittadini svizzeri? Valuta l'introduzione di eventuali contromisure per la loro tutela?
