Svizzera
Ucraina, 80 milioni per l’aiuto umanitario
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Redazione
3 anni fa
Il Consiglio federale, nella sua seduta odierna, ha approvato lo stanziamento di questi fondi, che saranno suddivisi a seconda della loro destinazione

Nella sua seduta di oggi Consiglio federale ha deciso di aumentare i fondi per l’aiuto umanitario in Ucraina e nella regione a 80 milioni di franchi. La Svizzera si dimostra così solidale con la popolazione ucraina.

Una situazione durissima
A causa dell’attacco russo all’Ucraina, circa 12 milioni di persone necessitano attualmente di aiuti di emergenza. Molte di loro non hanno accesso a elettricità, acqua, cibo e altri beni di prima necessità. Milioni di persone sono in fuga all’interno del Paese e secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acacnur), più di due milioni sono già fuggite nei Paesi vicini, oltre la metà in Polonia. La maggior parte degli sfollati sono donne e bambini, poiché gli uomini abili alle armi devono rimanere in Ucraina per difendere il Paese. In alcuni appelli diffusi di recente, l’Onu e il Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa hanno stimato il fabbisogno di fondi per l’Ucraina e i Paesi confinanti per i prossimi tre mesi in quasi 2 miliardi di dollari.

Un pacchetto di aiuti diviso in tre
La Svizzera ha reagito alla guerra in Ucraina fornendo rapidamente aiuto umanitario. Il pacchetto di aiuti della Svizzera prevede attualmente tre componenti: la consegna di beni di prima necessità, l’invio di esperte ed esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (Csa) e il sostegno finanziario alle organizzazioni umanitarie. La Svizzera ha già inviato oltre 500 tonnellate di beni di prima necessità in Ucraina, Polonia e Moldova. Il pacchetto di aiuti ammonta in questa prima fase a otto milioni di franchi.

Aumento notevole degli aiuti finanziari
Un quarto di questi 80 milioni dovrà essere utilizzato per assistere le Ucraine e gli Ucraini fuggiti nei Paesi vicini. Tre quarti sono destinati al sostegno della popolazione rimasta in Ucraina. I fondi sono suddivisi in contributi al Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ad agenzie dell’Onu, a Ong locali e internazionali e a progetti realizzati dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (Dsc) in Ucraina. Il Dfae contribuisce con 21 milioni di franchi provenienti da crediti esistenti, il Dfgp con sei milioni di franchi. I restanti 53 milioni sono fondi aggiuntivi e saranno sottoposti al Parlamento per approvazione.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata