Svizzera
Solo 4 su 23 hanno fatto il militare
Solo 4 su 23 hanno fatto il militare
Solo 4 su 23 hanno fatto il militare
Redazione
9 anni fa
Ben undici giocatori della Nazionale sono stati dichiarati "inabili". Ora la politica vuole correre ai ripari

Sono tutti in buona salute, i 23 giocatori convocati dall'allenatore rossocrociato Vladimir Petkovic per i Campionati europei di calcio che inizieranno venerdì prossimo in Francia.

Eppure, come evidenzia oggi la "Schweiz am Sonntag", solamente quattro di loro hanno assolto la scuola reclute, due quella normale e due quella per sportivi. Altri tre giocatori stanno effettuando il servizio civile, undici sono stati dichiarati "inabili", mentre altri cinque non hanno ancora svolto il reclutamente o perché troppo giovani o perché residenti all'estero.

"La leva obbligatoria nella sua forma attuale è difficile da combinare con la carriera di calciatore professionista" spiega ad esempio Stephan Lichtsteinter, che ha scampato il militare grazie al suo trasferimento all'estero in giovane età. "Sarebbe necessario analizzare la situazione per trovare una soluzione che permetta di coniugare meglio la carriera di uno sportivo di alto livello con gli obblighi nei confronti dello Stato."

"La scuola reclute non entrava nemmeno in considerazione", afferma dal canto suo Yann Sommer, chiamato per il militare in un momento decisivo della sua carriera (era già sotto contratto con il Basilea ma giocava ancora a Vaduz) e finalmente dichiarato "inabile".

Steve Von Bergen invece ha svolto la scuola reclute normale e la definisce "un'esperienza positiva". Il giocatore dello Young Boys ha pure svolto dei corsi di ripetizione, durante la pausa invernale del campionato, e ritiene che "anche i giovani giocatori potrebbero trarne giovamento."

Von Bergen è però un'eccezione, visto che quasi tutti ritengono che il militare rischia di stroncare la carriera dei giovani talenti. E quindi in politica c'è chi propone di introdurre l'automatica esenzione dal servizio militare per gli sportivi d'élite, con eventualmente la possibilità di prestare servizio una volta finita la carriera.

Tra questi vi è il consigliere nazionale sangallese Marcel Dobler (PLR), il quale sottolinea che la scuola reclute per sportivi può essere interessante per gli atleti di discipline individuali, che trovano a Macolin strutture spesso migliori di quelle offerte loro dai rispettivi club, ma non lo è affatto per gli atleti di discipline di gruppo. E quindi, invece di scartare i calciatori per motivi medici, Dobler chiede che il Consiglio federale faccia delle proposte concrete per regolamentare la situazione. "Sarebbe più onesto" sostiene il parlamentare.

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