
La partenza volontaria dei richiedenti asilo che hanno commesso reati va incoraggiata. Lo chiede una mozione del consigliere nazionale Christian Wasserfallen (PLR/BE) approvata oggi tacitamente anche dagli Stati. Nelle intenzioni del deputato bernese, il Governo deve in particolare esaminare come le domande di asilo delle persone condannate possano essere trattate in via prioritaria durante l'esecuzione delle pene. Idealmente, secondo Wasserfallen, tali domande dovrebbero essere liquidate entro dieci giorni. I richiedenti avrebbero così certezza sul loro status al momento del rilascio. Un sistema di incentivi e sanzioni potrebbe inoltre incoraggiare le partenze volontarie e ridurre così il lavoro amministrativo. Secondo il bernese, adeguare la durata di una pena detentiva quando la persona si impegna a lasciare il Paese rappresenterebbe una soluzione pragmatica, che consentirebbe sia di ridurre i costi sia di diminuire la pressione sul sistema di esecuzione delle pene.
Tema prioritario per il Parlamento
Inoltre, infliggere pene sospese in caso di ritorno volontario nel Paese d'origine potrebbe incoraggiare le persone coinvolte a lasciare il nostro paese più rapidamente, senza costi aggiuntivi per lo Stato. I "senatori" hanno sostenuto la mozione alla luce del fatto che il Consiglio federale e l'Amministrazione stanno già analizzando in modo approfondito la questione dell'espulsione e del rinvio delle persone che hanno commesso reati nel settore dell'asilo. Appoggiando questo atto parlamentare, desiderano sostenere tali lavori, dimostrando che il tema rimane una priorità del Parlamento.
