Votazioni federali
Si conferma la tendenza verso un triplo "sì"
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
10 mesi fa
Il controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai sarebbe infatti accettato dal 63% dei partecipanti al sondaggio dell'Istituto gfs.bern, effettuato per conto della Società svizzera di radiotelevisione, a fronte di un 36% di contrari e di 1% di indecisi.

Se il popolo svizzero si fosse pronunciato a fine maggio sui tre oggetti federali in votazione il prossimo 18 giugno, dalle urne sarebbero scaturiti tre "sì". È quanto emerge, in estrema sintesi, dai nuovi sondaggi di SRG SSR e Tamedia. Se per la legge Covid-19 e l'imposizione minima dell'OCSE i giochi sembrano fatti, meno netta è l'approvazione della legge sul clima. Il controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai sarebbe infatti accettato dal 63% dei partecipanti al sondaggio dell'Istituto gfs.bern, effettuato per conto della Società svizzera di radiotelevisione, a fronte di un 36% di contrari e di 1% di indecisi. Un mese fa, durante il precedente sondaggio, il tasso di favorevoli alla legge - che fissa nuovi obiettivi in materia di protezione del clima, innovazione e rafforzamento della sicurezza energetica - era del 72%, mentre i contrari si situavano al 25%. Sebbene la tendenza verso il "sì" diminuisca, l'approvazione è comunque chiara.

Sondaggio LeeWas

Anche il sondaggio di LeeWas effettuato su mandato di Tamedia e 20 Minuten dà il "sì" in vantaggio, ma "solo" al 56%, contro un 43% di "no". In questo caso le percentuali non sono praticamente mutate rispetto a 15 giorni or sono (55% contro 43%). Le intenzioni di voto seguono chiaramente le posizioni dei partiti: i simpatizzanti del PS, dei Verdi e del PVL sono nettamente favorevoli, quelli dell'Alleanza del Centro per la maggior parte, mentre l'89% dei sostenitori dell'UDC respinge il testo. La base del PLR rimane divisa, ma il campo del "no" è in vantaggio. La legge gode inoltre di un forte sostegno tra la popolazione romanda (63% di favorevoli), mentre il "sì" è meno pronunciato nella Svizzera tedesca (53%) e tra gli svizzero-italiani (51%).

Imposizione minima OCSE: sì oltre il 70%

Per quanto riguarda l'attuazione del progetto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e del G20 sull'imposizione dei grandi gruppi di imprese, il divario è al momento abissale. Stando al sondaggio di gfs.bern il 73% degli intervistati lo approverebbe, il 24% lo respingerebbe e il 3% risulta indeciso. Un mese fa, il "sì" era all'84%, il "no" al 12%. Anche secondo il sondaggio di Tamedia/20 Minuten si profila un chiaro "sì": i favorevoli sono il 71%, mentre i contrari sono "soltanto" il 26%. Il progetto sarebbe accolto in tutte le classi d'età. Per quanto riguarda i partiti, una leggera tendenza al "no" si delinea tra i simpatizzanti di PS e UDC. In questo caso, c'è una netta maggioranza di "sì" in tutte le regioni. Si va dal 74% nella Svizzera romanda al 72% in quella di lingua italiana e al 67% tra i germanofoni.

Legge Covid: due terzi di "sì"

Per quel che concerne, infine, la nuova proroga della Legge Covid-19, le intenzioni di voto risultano immutate: stando al sondaggio SSR, il 67% la approverebbe contro il 31% di contrari e il 2% di indecisi. Secondo il sondaggio di Tamedia/20 Minuten, il "sì" la spunterebbe con il 62% a fronte di un 37% di "no". Il campo de contrari a questo oggetto - essenzialmente formato dai simpatizzanti dell'UDC - è sceso di 5 punti percentuali rispetto alla precedente inchiesta. Tutte le regioni linguistiche lo approvano, anche se un po' meno nettamente nella Svizzera di lingua tedesca e italiana. Al sondaggio LeeWas per conto di Tamedia/20 Minuten hanno partecipato 11'953 persone provenienti da tutta la Svizzera tra il 31 maggio e il primo giugno (margine d'errore di 1,4 punti percentuali). 9'365 provenivano dalla Svizzera tedesca, 2'257 dalla Ronandia e 331 dal Ticino. Quello di gfs.bern è stato realizzato per conto della SRG SSR tra il 23 e il 31 maggio su un campione di 12'655 persone, con un margine d'errore di +/- 2,8 punti percentuali. gfs.bern prevede una partecipazione al voto del 48% il prossimo 18 giugno.