
Seduta accorciata oggi alle Camere federali, che interromperanno i lavori già a mezzogiorno per lasciare spazio ai festeggiamenti in onore del nuovo presidente del Consiglio nazionale Pierre-André Page (UDC/FR). Il presidente degli Stati, Stefan Engler (Centro/GR), ha invece rinunciato a organizzare una festa. "Preferisco celebrare il legame del Consiglio degli Stati con i Grigioni in un contesto più ristretto, probabilmente nell'ambito della gita autunnale della camera", ha precisato ieri il centrista.
I temi da affrontare
Passando ai temi di discussione, l'ordine del giorno del Nazionale prevede l'esame del credito d'impegno destinato a indennizzare l'offerta di trasporto del traffico regionale viaggiatori (TRV) per il periodo 2026-2028. Nel suo messaggio, il Consiglio federale ha chiesto quasi 3,4 miliardi. La proposta governativa prevede che, a partire da quell'anno, i costi non coperti pianificati vengano ridotti del 5%. Questo taglio è stato criticato dagli Stati, che hanno approvato un incremento del credito di 160 milioni di franchi. Anche la competente commissione del Nazionale chiede tale aumento. La Camera del popolo affronterà poi la modifica della Legge sulla radiotelevisione (LRTV) che mira a sancire a livello legislativo la collaborazione fra la SSR e l'industria audiovisiva svizzera indipendente. Il disegno è sostenuto anche dal Governo, che nella sua presa di posizione ha sottolineato come la proposta porterebbe al settore maggiore sicurezza nella pianificazione, nonché certezza giuridica.
Gli argomenti sul tavolo dei "senatori"
Da parte sua, il Consiglio degli Stati si occuperà, a livello di divergenze, della Legge militare e dell'Ordinanza sull'organizzazione dell'esercito (OEs). Nell'esaminare il dossier, il Nazionale ha proposto di stralciare dall'OEs il limite massimo di effettivi in grigioverde - ora 140mila soldati - per consentire maggiore flessibilità. La Commissione della politica di sicurezza degli Stati (CPS-S) chiede invece di conferire al Consiglio federale la competenza di chiamare in servizio senza il via libera del Parlamento un massimo di 50 militari armati per impieghi di durata superiore a tre settimane. Il limite di 18 militari, proposto dal Nazionale e dal Governo, è ritenuto troppo rigido.
