
Lo si legge nel comunicato stampa inviato da Trasfusione CRS Svizzera, confermando che anche durante il secondo anno pandemico l’approvvigionamento di tutti gli emo-prodotti destinati agli ospedali svizzeri è sempre stato garantito. Questo, grazie alle consolidate misure di protezione che hanno permesso di donare sangue in un ambiente sicuro in ogni momento. Dato che l’acquisizione di emo-prodotti si è basata (a causa della scarsa disponibilità) sulla richiesta, il loro tasso di scadenza nel 2021 era solo dello 0.9%, una percentuale positiva considerato il fatto che sia inferiore agli anni precedenti.
Fabbisogno equilibrato di sangue
Come sopraesposto, nel 2021 il fabbisogno di sangue negli ospedali è da considerare equilibrato, anche se ci sono state fluttuazioni più evidenti. Rispetto al 2020, vista la mancanza di chiusure totali, durante l’anno scorso gli emo-prodotti si sono resi maggiormente necessari: leggermente aumentati sia il fabbisogno di globuli rossi (concentrati eritrocitari, l’emo-prodotto più importante) sia la richiesta di concentrati piastrinici e plasma. Gli 11 Servizi trasfusionali regionali, grazie alla loro flessibilità, hanno potuto mantenere basso il tasso di scadenza degli emo-prodotti, indipendentemente dalla situazione critica in cui si trovava il settore sanitario.
Nuovi strumenti online per le donatrici e i donatori di sangue
In aggiunta alle misure di protezione anti-covid, alcuni Servizi regionali hanno introdotto uno strumento digitale di prenotazione tramite il quale le donatrici e i donatori di sangue potevano venir convocati in modo scaglionato, garantendo quindi la necessaria sicurezza nel momento della donazione. A seguito dell’inoculazione dei primi vaccini, l’incertezza relativa a quanto aspettare prima di poter donare il sangue si è fatta sicuramente sentire. Trasfusione CRS Svizzera ha pertanto reagito a questa situazione sviluppando un nuovo strumento digitale di controllo vaccinale che fornisce alle donatrici e ai donatori le principali risposte circa la donazione in tempo di COVID-19.
Donazione di cellule staminali del sangue: “crescita qualitativa”
Alla fine del 2021 il Registro svizzero delle donatrici e dei donatori di cellule staminali del sangue contava quasi 172’000 persone iscritte, circa 9’500 in più rispetto al 2020. Il 96% delle registrazioni è da ricondurre ai servizi online, che unite alle misure di marketing mirate alle donatrici e ai donatori più giovani hanno contribuito all’abbassamento dell’età media di iscritti al Registro. Nel 2021, il 62,5% degli iscritti al Registro avevano meno di 30 anni (49,4% nel 2020).
Calo della disponibilità in Svizzera
Tuttavia, al momento della chiamata di convocazione per la donazione di cellule staminali la disponibilità di chi si era registrato è diminuita, attestandosi nel 2021 al 52,9%. Tradotto, questo significa che quasi la metà di chi si era prenotato non era disponibile al momento della convocazione, o per motivi medici (24,7%) o personali ( 22,4%). Trasfusione CRS Svizzera ha reagito a questa situazione con diverse misure: in futuro le persone registrate verranno seguite da vicino durante il processo di registrazione, per poi venire sensibilizzate periodicamente tramite una newsletter tematica. Questo dovrebbe consentire di consolidare l’impegno dei donatori e ricordare loro regolarmente la grande importanza della donazione di cellule staminali del sangue.
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