Geopolitica
Prodi: “I dazi? Mostrano la pazzia di Trump, non la debolezza della Svizzera”
Redazione
15 ore fa
Ospiti del Lugano Global Forum gli ex premier di Italia e Repubblica Ceca offrono le loro ricette contrapposte alla Svizzera di fronte agli Usa.

I dazi del 39% contro la Svizzera? “Ci vedo la pazzia di Trump, non la debolezza della Svizzera”. Parola di Romano Prodi, ex premier italiano ed ex presidente della Commissione europea. Ospite del Lugano Global Forum lo abbiamo interrogato sui dazi. “Qualche problema in più la Svizzera ce l’ha, però ha anche la capacità, l’intelligenza e i rapporti col resto del mondo per potersela cavare. Ma questo è un’altra prova della follia della politica americana di oggi, io spero solo che sia un momento e non una lunga fase della storia”.

Ricette a confronto

Ma quale consiglio darebbe Romano Prodi al Consiglio federale? “Io non posso suggerire nulla alla Svizzera, ma secondo me un legame ancora più forte con la Svizzera è utile. Trump ama prendere i Paesi uno a uno e picchiarli, più si crea una rete di difesa, più ci si mette il casco assieme, meglio si resiste”. Diametralmente opposta la visione dell’ex primo ministro e presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus. “La Svizzera ha un ruolo nel mondo molto maggiore rispetto alle sue dimensioni. La Svizzera ha meno di dieci milioni di abitanti, eppure gioca un ruolo. Mettersi insieme a Cipro, Finlandia e Portogallo non renderà la Svizzera più grande e più importante”, ha commentato il politico ceco. “Penso che la Svizzera non possa guadagnare nulla unendosi all’Unione Europea. Non so cosa potrebbe migliorare: l’economia sicuramente no. La politica? Pensate che sia meglio avere la possibilità di prendere le vostre proprie decisioni, la vostra legislazione o lasciar decidere ai burocrati di Bruxelles in nome della Svizzera? Io non ve lo raccomando”, ha concluso.