La diretta
Approvato il finanziamento uniforme delle cure, frenata per le autostrade
©Carlo Reguzzi
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6 mesi fa
La popolazione svizzera si è espressa sul sistema sanitario, il potenziamento delle strade e il diritto di locazione – Ticino contrario a «un aumento del traffico» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
6 mesi fa
L'editoriale di Giovanni Galli
Colta l'occasione per dare una svolta

La sanità può e deve essere riformata. E il finanziamento uniforme delle prestazioni è la soluzione per eliminare un difetto di costruzione e avviare una nuova dinamica in grado di accompagnare la svolta dal settore stazionario a quello ambulatoriale. È questo il messaggio scaturito dalle urne con la chiara approvazione della riforma Efas, probabilmente la più importante dall’introduzione della LAMal, nel 1996. Un sì reso ancora più significativo dall’esito delle altre votazioni popolari, nelle quali, invece, ha prevalso la sfiducia nelle scelte di Governo e Parlamento.

6 mesi fa
Ecco i Comuni che «spiccano»
Un giro tra i più favorevoli o contrari ai temi in votazione, ma anche tra quelli in controtendenza

Bedretto figura nelle top ten dei favorevoli al finanziamento delle prestazioni sanitarie, alla sublocazione e all'allentamento del diritto di locazione a favore dei proprietari. Mergoscia e San Vittore tra i più contrari al potenziamento delle strade nazionali.

6 mesi fa
Giornata in chiaro-scuro oggi per il Consiglio federale
Se Albert Rösti non è riuscito a convincere sul potenziamento delle autostrade, Elisabeth Baume-Schneider incassa un successo importante sulla modifica del finanziamento delle prestazioni sanitarie

Giornata in chiaro-scuro oggi per il Consiglio federale: se Albert Rösti non è riuscito a convincere sul potenziamento delle autostrade, Elisabeth Baume-Schneider incassa un successo importante sulla modifica del finanziamento delle prestazioni sanitarie. Per quel che concerne il diritto locativo, Guy Parmelin aveva difeso la doppia riforma davanti ai cittadini, dopo averla respinta quando questa era ancora all'esame del Parlamento.

I due «no» alla modifica del Codice delle obbligazioni concernenti la sublocazione e la disdetta per bisogno personale dimostrano che il popolo non era convinto delle soluzioni elaborate dalle Camere: la maggioranza temeva che le proposte avrebbero aumentato lo squilibrio tra inquilini e proprietari. Inoltre, molte persone non comprendevano la necessità delle nuove regole, ha detto Parmelin in conferenza stampa.

Il ministro dell'economia ha però messo in guardia dal lasciare il diritto di locazione così com'è oggi: la legislazione dev'essere modernizzata e aggiornata in alcuni ambiti. Ciò richiede un dialogo trasparente e costruttivo tra tutti gli interessati, e servono compromessi, ha sottolineato annunciando che presto si terranno nuovi colloqui con le associazioni di inquilini e proprietari. A suo dire sono necessarie «soluzioni equilibrate».

Ampliamento autostrade

Per Rösti tre sono le chiavi di lettura che spiegano la bocciatura del decreto sulle strade nazionali. In primo luogo per una parte della popolazione la proposta era troppo ambiziosa. I referendisti hanno manifestato «una opposizione di principio a investire in questi progetti».

Il consigliere federale ha poi fatto notare come il «sì» è più importante nelle regioni che avrebbero beneficiato degli investimenti. «Non è però riusciti a convincere chi viveva più lontano della loro necessità», ha sottolineato Rösti. Infine, anche la delicata situazione delle finanze federale ha spinto qualcuno a votare «no», stando al consigliere federale. I lavori sui sei progetti in questione saranno rapidamente interrotti. Per il futuro, verrà avviata un'analisi approfondita per trovare delle soluzioni, ha concluso Rösti.

Riforma finanziamento cure

Uscita vincitrice dalle urne, seppur non con un enorme margine, Elisabeth Baume-Schneider ha definito il sì odierno alla riforma del finanziamento delle prestazioni sanitarie una «tappa significativa nello sviluppo del nostro sistema». Si tratta di un passo avanti che porterà più trasparenza, mantenendo la qualità delle cure, ha proseguito la giurassiana.

Questo cambiamento, scaturito da «quattordici anni di intensi lavori parlamentari», comporterà un alleggerimento dell'onere dei premi di cassa malati per gli assicurati, ha dichiarato la titolare del Dipartimento federale dell'interno (DFI). Baume-Schneider ha inoltre sottolineato come praticamente tutti gli attori del settore fossero concordi. Bisogna però essere pragmatici, ha puntualizzato: «Servono altre riforme, da qui vogliamo costruire».

6 mesi fa
Diritto locativo, i partiti borghesi deplorano la bocciatura
L'Alleanza del Centro deplora la mancata introduzione di «un quadro più severo» e l'UDC di «regole eque», mentre il PLR parla di «un colpo al futuro del nostro paese»

I partiti borghesi si rammaricano per la bocciatura dei due testi sul diritto di locazione. L'Alleanza del Centro deplora la mancata introduzione di «un quadro più severo» e l'UDC di «regole eque», mentre il PLR parla di «un colpo al futuro del nostro paese».

Per il Centro, «un quadro più rigoroso in materia di subaffitto avrebbe contribuito a stabilizzare il mercato degli pigioni, a prevenire gli abusi e a promuovere una maggiore trasparenza nelle pratiche di locazione».

La disdetta per uso proprio, invece, avrebbe contribuito «a semplificare la ripresa degli immobili da parte dei proprietari, senza abbreviare gli attuali termini di disdetta».

L'UDC ritiene che entrambe le proposte «avrebbero garantito condizioni di parità tra inquilini e proprietari e semplificato l'uso degli immobili per esigenze personali». Il testo sulla sublocazione sarebbe stato utile per combattere «gli abusi e i soprusi in questo settore».

Per il PLR, questo doppio «no» è semplicemente «un colpo al futuro del nostro paese».

6 mesi fa
Diritto locativo, Travail.Suisse si rallegra
Le modifiche, respinte, avrebbero avrebbe ulteriormente indebolito la protezione degli inquilini in una situazione abitativa già molto tesa in molte città e comuni

Travail.Suisse si rallegra della bocciatura dei «due progetti di indebolimento della protezione degli affittuari»: dimostra chiaramente che la popolazione non accetta attacchi al diritto di locazione.

Le modifiche, respinte, avrebbero avrebbe ulteriormente indebolito la protezione degli inquilini in una situazione abitativa già molto tesa in molte città e comuni, ha scritto in un comunicato Travail.Suisse.

Il doppio «no» è una buona notizia per i lavoratori svizzeri, poiché i costi degli affitti sono, insieme al costo dei premi di cassa malattia, una delle voci di spesa più importanti e in rapida crescita. Soprattutto in caso di cambio di appartamento e di firma di nuovi contratti si devono pagare affitti nettamente più elevati.

Le previste revisioni dell'ordinanza avrebbero portato a un ulteriore aumento degli affitti e quindi a un ulteriore indebolimento del potere d'acquisto dei lavoratori. Il «doppio no» è ora un chiaro segnale ai politici per fermare ulteriori attacchi al diritto di locazione.

In qualità di membro del comitato per il «no», Travail.Suisse si aspetta che il Parlamento si impegni chiaramente a favore della decisione del popolo e che respinga i prossimi progetti di legge che attaccherebbero ancora una volta la tutela degli inquilini.

6 mesi fa
Diritto locativo, «Il no non risolve i problemi»
È la reazione dell'Associazione dei proprietari fondiari (APF/HEV) alla sconfitta odierna alle urne

Il «no» alle due modifiche del Codice delle obbligazioni in materia di diritto locativo non risolve alcun problema: è la reazione dell'Associazione dei proprietari fondiari (APF/HEV) alla sconfitta odierna alle urne. Inquilini, proprietari e subaffittuari avrebbero beneficiato in egual misura di un miglioramento della certezza del diritto.

I problemi legati agli abusi rimangono irrisolti. La riforma avrebbe aumentato la trasparenza e quindi contribuito alla protezione dei subaffittuari, afferma in un comunicato il presidente dell'APF/HEV e consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH). L'opposizione totale dell'Associazione svizzera inquilini non va a vantaggio dei suoi membri.

I favorevoli, riuniti nell'Unione per gli alloggi, continueranno a battersi per un mercato immobiliare equo, per la costruzione di alloggi sufficienti e per l'eliminazione di ostacoli inutili, viene aggiunto nella nota.

6 mesi fa
Partecipazione nella media per i quattro oggetti in votazione
Circa il 45% degli aventi diritto ha detto la sua

L'ampliamento della rete autostradale, le modifiche al diritto di locazione e il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie hanno mobilitato mediamente gli elettori. Circa il 45% degli aventi diritto ha detto la sua sui quattro oggetti.

I dati della Cancelleria federale mostrano che la partecipazione nell'ambito della votazione odierna è stata simile a quella dello scorso settembre, quando gli svizzeri erano chiamati ad esprimersi sulla riforma della previdenza professionale e sull'iniziativa riguardante la biodiversità, entrambe bocciate.

Per contro in marzo, quando si era votato ad esempio sulla tredicesima mensilità AVS, l'affluenza alle urne era stata decisamente più alta. In quella tornata di votazioni, la partecipazione si era infatti attestata a circa il 58%.

Fino al 1950, questo tasso si aggirava in media intorno al 60%, per poi successivamente scendere sotto il 50% e, a volte, faticare a raggiungere il 40%. Dall'inizio del nuovo millennio, la partecipazione è aumentata di nuovo, e la media sul periodo 2011-2020, stando ai dati dell'Ufficio federale di statistica (UST), è del 46%.

6 mesi fa
Piero Marchesi su Efas: «Un'opportunità per tenere sotto controllo i costi»
Soddisfatto anche Simone Gianini (PLR): «La popolazione chiede cambiamenti in un sistema che sta mostrando i suoi limiti»

Piero Marchesi, consigliere nazionale UDC: «Non c'erano alternative concrete per cercare di non fare aumentare ulteriormente i premi di cassa malati. Siamo contenti che sia passata questa riforma. Sarà un'opportunità per tenere sotto controllo i costi».

Simone Gianini, consigliere nazionale PLR: «Un sistema che oggi sta mostrando i suoi limiti ha finalmente raccolto il favore per una sua riforma, affinché ci siano cambiamenti».

6 mesi fa
Diritto locativo, per ASI la bocciatura apre la strada a soluzioni «reali ed efficaci»
L'associazione svizzera inquilini invita ora tutte le parti interessate a lavorare in modo costruttivo su soluzioni a livello comunale, cantonale e federale che tengano conto di tutte le parti

La bocciatura delle nuove norme sulla sublocazione apre la strada a soluzioni «reali ed efficaci». Lo afferma l'associazione svizzera inquilini (ASI), che ha denunciato per anni lacune in questo ambito.

Durante la campagna in vista della votazione odierna i fautori delle modifiche in materia di diritto locativo hanno dichiarato di voler porre fine ai subaffitti problematici, ricorrenti e permanenti tramite piattaforme di prenotazione come Airbnb.

L'ASI invita ora tutte le parti interessate a lavorare in modo costruttivo su soluzioni a livello comunale, cantonale e federale che tengano conto di tutte le parti. Gli svizzeri non vogliono tagli alla protezione degli inquilini, si legge in una nota.

Il messaggio al parlamento è chiaro: «è ora che si liberi dal ruolo di destinatario degli ordini della lobby immobiliare». I testi pendenti sull'aumento degli affitti dovrebbero essere bloccati al più presto.

I risultati odierni sono «un sonoro schiaffo alla lobby immobiliare orientata al profitto», che espande costantemente la propria influenza sul mercato immobiliare e realizza profitti a spese degli inquilini, ha aggiunto l'ASI.

6 mesi fa
De Rosa: «Vigileremo sulla riduzione dei premi di cassa malati»
© CdT/Gabriele Putzu
Il direttore del DSS commenta l'approvazione del finanziamento delle cure (Efas)

«L’esito di questa proposta è stato fortemente influenzato dai promotori», osserva Raffaele De Rosa, direttore del DSS, commentando l'approvazione delle modifiche della Legge sull’assicurazione malattia per l’introduzione del finanziamento uniforme delle cure. «Sono riusciti a far passare il messaggio che, a fronte di maggiori contributi attraverso le imposte, ci sarà una riduzione dei premi di cassa malati». Una promessa, aggiunge il consigliere di Stato, fragile. «Se questa promessa scritta sulla sabbia si materializzerà, cosa su cui il Governo dubita, avremo effettivamente una riduzione dei premi e quindi minori uscite sul fronte dei sussidi cantonali».

6 mesi fa
Diritto locativo, il PS si rallegra
«Costituivano il pezzo di un puzzle della lobby immobiliare per sbarazzarsi più rapidamente degli inquilini e aumentare più facilmente gli affitti»

Il PS si rallegra della bocciatura delle due modifiche del Codice dello obbligazioni relative al diritto di locazione, che costituivano il pezzo di un puzzle della lobby immobiliare per sbarazzarsi più rapidamente degli inquilini e aumentare più facilmente gli affitti.

La maggioranza ha riconosciuto che non ci sono problemi di sublocazione abusiva, ha scritto oggi il partito. Ci sono invece problemi di affitti abusivi. Il PS chiede quindi una moratoria immediata sulle pigioni, l'obbligo di verificare regolarmente i rendimenti per i grandi locatori e la promozione della costruzione di alloggi senza scopo di lucro.

6 mesi fa
Diritto di locazione, delusi i proprietari di case
«L'obiettivo era quello di rafforzare la proprietà immobiliare al fine di costruire più alloggi»

I proprietari di case hanno espresso oggi la loro delusione di fronte al rifiuto di modificare il diritto di locazione relativo alla disdetta per bisogno personale.

La Consigliera agli Stati Brigitte Häberli-Koller (Centro/TG) ha dichiarato, a nome dell'Associazione dei proprietari fondiari (APF-HEV), che i sostenitori della modifica hanno sottovalutato la necessità di spiegazioni. Non hanno sottolineato a sufficienza che i mezzi legali per gli inquilini sarebbero stati mantenuti. Inoltre si sarebbe dovuto rendere più chiare le norme ancora rigide per la disdetta del contratto d'affitto, ha dichiarato alla televisione svizzerotedesca SRF.

L'obiettivo era quello di rafforzare la proprietà immobiliare al fine di costruire più alloggi, ha dichiarato il consigliere nazionale Philipp Matthias Bregy (Centro/VS). Lo scopo era quello di creare giustizia e proteggere la proprietà, ha detto Bregy, membro del comitato direttivo dell'APF-HEV, alla SRF. In definitiva, sarebbe stato anche un mezzo per combattere la carenza di alloggi.

6 mesi fa
Diritto locativo, l'USAM deplora la doppia bocciatura
Secondo l'Unione svizzera delle arti e mestieri è stata persa l'occasione per eliminare inutili costi normativi

L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) si rammarica per la bocciatura delle due modifiche del diritto locativo: a suo avviso è stata persa l'occasione per eliminare inutili costi normativi.

La nuova disposizione sul subaffitto avrebbe rafforzato il diritto di proprietà e ristabilito l'equilibrio tra i diritti dell'inquilino e del locatore, si legge in un comunicato.

Dal canto loro le normative relative alla disdetta per bisogno personale, viene aggiunto, avrebbero liberato i proprietari e i locatori da inutili costi normativi.

6 mesi fa
Ecco i risultati definitivi
Gli svizzeri hanno espresso tre «no» e un «sì» in questa giornata di votazioni federali

Gli svizzeri hanno espresso tre «no» e un «sì» in questa giornata di votazioni federali.

La modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni è stata approvata dal 53.31% dei votanti.

Non è stato, per contro, approvato il potenziamento delle strade nazionali: ha vinto il «no» con il 52.7%.

Per quanto riguarda la modifica del Codice delle obbligazioni (diritto di locazione), doppio «no» alla sublocazione (51.58%) e alla disdetta per bisogno personale (53.83%).

La partecipazione al voto è stata di poco più del 44% (45.05% solo sulle autostrade).

6 mesi fa
Marco Romano: «La riforma più importante dall’introduzione della LAMal»
Il vicedirettore e responsabile Politica sanitaria di Curafutura: «Assicuratori e Cantoni dovranno sedersi allo stesso tavolo»

«Era un passo indispensabile. È sicuramente la riforma più importante dall’introduzione della LAMal. Ma soprattutto è quella che gode del più ampio appoggio da parte degli attori del sistema sanitario, in cui notoriamente ci sono spesso veti incrociati. Questo sostegno trasversale è una buona premessa affinché venga concretizzata. Sarà un cantiere enorme, con l’entrata in vigore nel 2028», spiega Marco Romano, vicedirettore e responsabile Politica sanitaria di Curafutura.

Le riforme previste nel sistema sanitario, a suo avviso, non saranno ritardate con il cantiere relativo all’entrata in vigore di EFAS. Concretamente, quali saranno i prossimi passi? «Assicuratori e Cantoni dovranno sedersi allo stesso tavolo. Occorre creare una dinamica di vera collaborazione per promuovere l’ambulatoriale», sottolinea l’ex consigliere nazionale del Centro, secondo cui il passaggio dallo stazionario al «day hospital» deve essere incoraggiato già prima dell’entrata in vigore della legge.

Oggi, in Svizzera, gli interventi effettuati in ambulatorio sono circa il 20% (mentre in altri Paesi europei raggiungono il 50%). «Bisogna raddoppiare la quota nei prossimi dieci anni e nella pianificazione ospedaliera i Cantoni devono tenerne conto. Poi se sono necessari meno letti dovranno calcolarlo i Cantoni. Quali ospedali abbiamo bisogno nel 2030?», si chiede ad esempio Romano, aggiungendo che in futuro si dovrà anche puntare maggiormente sulle cure integrate.

6 mesi fa
Manca solo Berna
A Zurigo 57.67% dei «sì» al finanziamento delle cure, 51.57% di «no» per il potenziamento delle strade

Mancano solo i risultati definitivi di Berna.

Al momento, la modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni è stata approvata dal 53.33% dei votanti (153.223  voti di scarto). A Zurigo il 57.67% dei votanti ha detto «sì».

Bocciato, per contro, il potenziamento delle strade nazionali con il 52.13% di «no» (99.834 voti di scarto). A Zurigo i «no» sono il 51.57%.

Per quanto riguarda la modifica del Codice delle obbligazioni (diritto di locazione):
sulla sublocazione i «no» sono attualmente il 51.09% (50.543 voti di scarto),
sulla disdetta per bisogno personale avanti i «no» con il 53.36% .

La partecipazione al voto si attesta attorno al 44%.

6 mesi fa
Regazzi: «Preoccupato per gli interventi futuri, come il collegamento A2-A13»
Ecco il commento a caldo del consigliere agli Stati del Centro e copresidente del comitato a favore dell’ampliamento delle autostrade

Fabio Regazzi, consigliere agli Stati del Centro e copresidente del comitato a favore dell’ampliamento delle autostrade, è convinto che il fronte favorevole non sia riuscito a mobilitare (a differenza del fronte rosso-verde) i sostenitori, soprattutto nei cantoni non toccati dai progetti sui quali si votava (come il Ticino).

Ma è preoccupato per i futuri interventi, come il collegamento A2-A13 che dovrebbe essere in uno dei prossimi pacchetti ma «sarà messo verosimilmente in discussione».

6 mesi fa
Samantha Bourgoin: «Potenziare le autostrade significa aumentare il traffico»
La vicepresidente dei Verdi: «Gli svizzeri, compresi i ticinesi, non ci stanno»

Samantha Bourgoin, vicepresidente dei Verdi, è soddisfatta per la bocciatura della fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali: «Un facile sostegno alle autostrade dicendo che sono la soluzione non è più una risposta che la popolazione accetta. Al contrario, lo vediamo in Ticino, le persone non ci stanno. Sanno che allargare le autostrade comporterebbe un aumento del traffico parassitario anche nei centri e nelle periferie».

6 mesi fa
Adriano Venuti: «Vincono gli inquilini»
Il presidente dell'Associazione svizzera inquilini è soddisfatto

Il presidente dell'Associazione svizzera inquilini Adriano Venuti si esprime sul voto espresso oggi dalla popolazione sul Diritto di locazione.

Quando mancano ancora i risultati definitivi da Berna e da Zurigo, sulla sublocazione i «no» sono il 51.1%, sulla disdetta per bisogno personale il 53.37%.

6 mesi fa
Franco Denti: «Ora Governo e Parlamento mettano mano alla pianificazione sanitaria»
Il presidente dell'OMCT: «Con una pianificazione sanitaria che prevede una riduzione del 3-5% delle attività stazionarie in Ticino, si possono risparmiare 50 milioni di franchi»

Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici del canton Ticino (OMCT) è soddisfatto per l'approvazione della modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni: «Bene i risultati, sia a livello ticinese sia a livello svizzero. Adesso iniziano i lavori. Questo significa che da domani dobbiamo impegnarci tutti, in particolare il Consiglio di Stato e il Parlamento, a mettere mano alla pianificazione sanitaria che è sui banchi del Gran Consiglio. Perché, a nostro avviso, bisogna pensare ai premi di cassa malati già del 2026/2027. E con una pianificazione sanitaria che prevede una riduzione del 3-5% delle attività stazionarie in Ticino, si possono risparmiare 50 milioni di franchi».

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