
Nell'ambito dell'esame del preventivo 2026, il Consiglio degli Stati ha deciso di stanziare più fondi per l'esercito. Con 30 voti contro 13, ha approvato un supplemento di 70 milioni, portando a 2,78 miliardi il budget totale destinato alla difesa per l'anno prossimo. Nel suo progetto, il Consiglio federale aveva proposto 2,71 miliardi. Secondo la maggioranza della Camera dei cantoni, il supplemento di 70 milioni rispetto a questo budget è possibile grazie a una manovra che mantiene i conti in equilibrio. I "senatori" non hanno tuttavia seguito la proposta di Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/LU), che voleva portare il bilancio a poco più di 3 miliardi. È più saggio attendere la strategia dell'Esecutivo prima di sbloccare nuovi fondi, hanno spiegato diversi oratori. Il Consiglio degli Stati ha anche deciso di investire nella cibersicurezza. Con 30 voti contro 13, ha aumentato da 16 a 26 milioni la voce di spesa per questo settore. In questo caso, sinistra e destra erano d'accordo.
Tagli alla cooperazione internazionale
I "senatori" hanno inoltre accettato (27 voti a 14) di iscrivere 130 milioni di franchi destinati agli aiuti agli ucraini nel bilancio ordinario e non in quello straordinario. Hanno quindi effettuato un taglio di 130 milioni nel bilancio degli aiuti sociali a richiedenti asilo e rifugiati. La sinistra si è opposta invano a questo trasferimento contabile. La Camera alta ha anche approvato un aumento di 10 milioni per il vaccino contro la malattia della lingua blu, che quest'anno ha decimato migliaia di bovini e ovini in Svizzera. È stato inoltre accolto - con 23 voti contro 19 - un supplemento di 1,9 milioni di franchi per l'Ufficio federale di polizia (Fedpol). Queste risorse supplementari dovrebbero permettere di far fronte al sovraccarico di lavoro.
