Ambiente
PFAS nei pesci: un campanello d’allarme per l’ambiente e la salute
Redazione
3 mesi fa
La Federazione Svizzera di Pesca chiede al Parlamento azioni urgenti contro l’inquinamento da PFAS, che minaccia fiumi, laghi e fauna ittica.

I PFAS, noti anche come "sostanze chimiche eterne", stanno mettendo a rischio la salute degli ecosistemi acquatici in Svizzera. La Federazione Svizzera di Pesca (FSP) lancia un allarme chiaro: serve un intervento rapido per contenere l'inquinamento che colpisce in particolare i pesci, indicatori fondamentali della qualità dell'acqua. Le differenze tra regioni che consigliano cautela nel consumo di pesce e altre che rassicurano la popolazione sono un segnale di forte disomogeneità nella gestione del problema.

Un sintomo di un problema più ampio

Per la FSP, la contaminazione dei pesci rappresenta solo “la punta dell’iceberg” di una crisi ambientale più profonda. "Se il pesce, uno degli alimenti più naturali che esistano, può essere consumato solo con cautela, la nostra società ha raggiunto un punto critico", ha dichiarato Daniel Jositsch, presidente centrale della Federazione. I PFAS non sono solo una minaccia per la fauna ittica, ma anche un rischio per la salute pubblica e per la fiducia dei cittadini nella qualità delle acque svizzere.

Il Parlamento chiamato a decidere

Durante la prossima sessione autunnale, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati saranno chiamati a discutere una serie di cinque mozioni mirate a ridurre progressivamente l’uso e la dispersione dei PFAS. Le proposte, provenienti da più forze politiche, rappresentano un primo passo concreto verso un cambiamento. La FSP sottolinea che non esiste una soluzione immediata, ma è fondamentale iniziare ad agire sulle cause dell’inquinamento.

Una regolamentazione più intelligente

La FSP si schiera per un approccio differenziato, che tenga conto dell'effettiva utilità dei PFAS. Secondo Jositsch, queste sostanze possono essere essenziali in ambito medico, ad esempio per la produzione di apparecchiature salvavita, ma risultano del tutto superflue in prodotti di largo consumo come padelle o indumenti impermeabili. Per questi ultimi, esistono già valide alternative che dovrebbero diventare obbligatorie per legge.