Il 70% degli interrogati in un sondaggio ritiene che la coesione percepita in Svizzera sia diminuita negli ultimi anni. Soprattutto gli elettori dell'UDC e del Centro affermano di rendersene conto, secondo l'inchiesta di Pro Futuris, think tank della Società svizzera di utilità pubblica (SSUP) e della fondazione Mercator. Gli aventi diritto di voto vicino al Partito liberale radicale (PLR) o all'Unione democratica di centro provano meno simpatia per la sinistra e i Verdi che il contrario, afferma lo studio. Con un livello di simpatia di tre su una scala di dieci l'UDC e i suoi elettori hanno l'immagine più negativa tra i sostenitori di altri partiti; all'altro estremo si situa il Centro.

Nel sondaggio hanno ottenuto una valutazione particolarmente critica attivisti per il clima, oppositori alle misure contro il Covid, richiedenti asilo, persone particolarmente religiose, l'1% più ricco della popolazione e persone non binarie. Al contrario raccolgono molte simpatie gruppi tradizionalmente ancorati come donne, abitanti di zone rurali e pensionati. I romandi risultano generalmente più positivi nei confronti di quasi tutti i gruppi sociali che gli svizzerotedeschi. Mentre la scienza, la giustizia e la polizia godono di un alto livello di fiducia, il parlamento e il Consiglio federale e, soprattutto, i partiti politici, l'Unione europea, i media e strutture religiose se la cavano molto peggio. Per il sondaggio rappresentativo condotto nel giugno 2024 in collaborazione con Centro di competenza per il management pubblico dell'Università di Berna sono state interrogate 2'573 persone.