Svizzera
"No" ai treni notturni, le associazioni sul traffico: "Il Parlamento si allontana dagli obiettivi climatici"
Ats
6 ore fa
"Mentre il traffico aereo continua a crescere senza freni, il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra si allontana sempre di più", denunciano ATA e actif-trafiC.

L'Associazione traffico e ambiente (ATA) e actif-trafiC criticano duramente la decisione del Parlamento di cancellare il finanziamento per il nuovo treno notturno Basilea–Copenaghen–Malmö, definendola "totalmente incomprensibile e irresponsabile" in piena emergenza climatica. Per actif-trafiC l'unica strada rimasta per ampliare l'offerta di treni notturni è ora il lancio di un'iniziativa popolare. "Mentre il traffico aereo continua a crescere senza freni, il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra si allontana sempre di più", denunciano le due associazioni in una nota congiunta.

La decisione della Camera del popolo

Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha eliminato oggi dal budget 2026 il credito destinato alla nuova linea notturna Basilea–Copenaghen–Malmö. Una connessione che avrebbe rappresentato un'alternativa concretamente ecologica al volo, sottolinea l’ATA. I treni notturni svolgono infatti un ruolo chiave, soprattutto nel traffico internazionale: collegano direttamente le grandi città europee, fanno risparmiare tempo e sostituiscono i voli brevi e medi, tra i maggiori responsabili delle emissioni di CO2. "Il Parlamento sta cancellando una misura che aveva approvato lui stesso con la legge sul CO2", denuncia Stéphanie Penher, direttrice dell'ATA, citata nella nota. Nel 2024 le Camere avevano infatti deciso di destinare una parte dei proventi delle aste dei diritti di emissione del trasporto aereo (Legge sul CO2) proprio alla promozione dei treni notturni. Con questo dietrofront, il Parlamento genera grave incertezza per la pianificazione per le FFS e mina la fiducia nelle istituzioni politiche, aggiunge actif-trafiC.

La proposta annunciata

Di fronte a questo stop, l'ONG annuncia che già dalla prossima primavera avvierà la raccolta firme per l'"Iniziativa per trasporti pubblici performanti e biglietti aerei a prezzo equo". La proposta punta a garantire un sostegno stabile all'offerta ferroviaria transfrontaliera e a mantenere prezzi accessibili dei biglietti. Il potenziamento del trasporto pubblico verrebbe finanziato con una tassa sui biglietti aerei, che colpirebbe soprattutto i passeggeri che volano di frequente e i viaggi di lusso (classe business e jet privati).

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