Svizzera
Niente certificato Covid sulle piste da sci
Immagine Shutterstock
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Lara Sargenti
3 anni fa
L’associazione di categoria Funivie svizzera ha deciso: la prossima stagione non sarà obbligatorio presentare il documento per sciare, ma è necessario per entrare al ristorante. Bisognerà inoltre indossare la mascherina sugli impianti di risalita

Al contrario dell’Austria, non ci sarà la regola del 3G (dal tedesco geimpft, genesen, getestet: cioè vaccinato, guarito, testato) sulle piste da sci svizzere. Non sarà infatti obbilgatorio presentare il certificato Covid la prossima stagione invernale. Lo ha deciso oggi l’associazione delle Funivie svizzere durante la riunione odierna tenutasi a Verbier. Questa decisione fa seguito a discussioni “costruttive” sulle misure di protezione svolte con Confederazione e Cantoni. Potrebbero comunque esserci dei cambiamenti in funzione dell’evoluzione del contesto sanitario.

Come l’anno scorso bisognerà indossare la mascherina nelle cabine e nei locali al chiuso e mantenere le distanze negli spazi all’interno. Valgono poi le stesse regole per i ristoranti: all’interno occorre il certificato covid, mentre non è necessario per chi si siede in terrazza.

Non ci saranno dunque cambiamenti nei concetti di protezione delle ferrovie di montagna rispetto all’anno scorso: “In questo modo le ferrovie di montagna possono iniziare la stagione invernale alle stesse condizioni del trasporto pubblico”, precisa l’associazione in una nota diramata nel primo pomeriggio.

Nel pomeriggio, nel corso della sua conferenza stampa settimanale, l’Ufsp ha ribadito che una decisione definitva sull’utilizzo del certificato sulle piste spetta solo al Consiglio federale.

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