Svizzera
“Mancano alcuni dati per consentire i vaccini”
A dirlo è Claus Bolte di SwissMedic durante un punto stampa a Berna. Masserey: “Segnali di stagnazione ma necessario di diminuire i casi”

“La situazione della pandemia migliora giorno per giorno”, a dirlo è Virginie Masserey dell’UFSP durante una conferenza stampa sul coronavirus a Berna in cui gli interlocutori si sono focalizzati sul vaccino. In ogni caso, ha sottolineato Masserey, “ci sono segnali di stagnazione, anche per i decessi”.

“Necessario fare il test anche con vomito e diarrea”
“Nei cantoni romandi la diminuzione di incidenza è la più marcata, questo perché le misure sono efficaci”, ha spiegato Masserey. “Il livello di contagi è comunque alto e non rimane incoraggiante in vista delle vacanze natalizie. Bisognerà diminuire i numeri al più presto”, ha sottolineato. La campagna all’incoraggiamento dei test sarà rilanciata nei prossimi giorni e questa ha l’obiettivo di evitare il contagio incontrollato e per trovare più persone possibili positive. “Verranno inseriti anche i nuovi sintomi che sono vomito e diarrea”, ha spiegato Masserey.

“Vaccino gratuito e non obbligatorio”
Per quanto riguarda il tema dei vaccini Masserey ha specificato che il vaccino sarà gratuito e non obbligatorio. “Gli obiettivi della campagna di vaccinazione sono tre: ridurre il fardello della patologia, preservare la capacità del sistema sanitario, ridurre le conseguenze della pandemia a livello sociale”.

L’approvvigionamento del vaccino prosegue “bene”. “Abbiamo più o meno 13 milioni di dose, che potranno vaccinare più o meno 6 milioni di persone vaccinate (due dosi a persona)”. La svizzera, inoltre, partecipa a “CoVax” e questa garantirà una copertura al 20% della popolazione. “Siamo in contatto con altre firme, oltre a Moderna, AstraZeneca e Pfizer, e all’Unione europea per assicurare che la popolazione svizzera possa avere accesso al vaccino”, ha detto Masserey.

“Mancano alcune informazioni per il via libera”
Al punto stampa ha parlato anche il responsabile dell’autorizzazione SwissMedic Claus Bolte: “La rapidità non è un problema dove i test sono minuziosi. Le domande del vaccino che abbiamo ricevuto sono al vaglio”. Ma Bolte specifica: “Non siamo ancora in grado di rilasciare autorizzazioni perché mancano ancora dei dati e delle informazioni”.

Ecco chi sarà caldamente invitato a fare il vaccino
Il Presidente della Commissione federale per le vaccinazioni ha delineato chi sarà caldamente invitato a essere vaccinato. “Per alcuni casi invieremo una raccomandazione di vaccinazione. I gruppi principali sono persone particolarmente a rischio, operatori sanitari, chi è a stretto contatto con soggetti particolarmente a rischio e persone in strutture comunitarie con un rischio elevato di infezioni o focolaio. L’obiettivo della vaccinazione è di proteggere contro un’evoluzione grave della malattia ed evitare i decessi. La vaccinazione è un aiuto supplementare che ci aiuta a lottare contro la pandemia”.

La logistica già al lavoro

Per quanto riguarda le questioni logistiche Daniel Aeschbach, capo della farmacia dell’esercito ha detto: “Sono state predisposte delle strutture di stoccaggio e sono stati acquistati validi congelatori per i vaccini”.

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