
Lo Jodel, canto tipico elvetico, è stato iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'Unesco. Lo ha comunicato l'Ufficio federale della cultura (UFC). Nella sua ventesima sessione a Nuova Delhi, in India, il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco ha motivato la decisione con la qualità del dossier presentato e la buona riuscita del processo partecipativo che ha portato alla candidatura di questa forma canora.
"Una tradizione ben radicata nella popolazione"
Lo jodel - si legge nella nota - è un canto caratteristico che alterna la voce di petto e il falsetto e utilizza sillabe prive di significato, spesso legate ai dialetti locali. Si è soliti distinguere tra lo jodel naturale, caratterizzato da melodie prive di testo, e il canto jodel, che invece presenta strofe cantate con un ritornello di jodel, di contenuto spesso legato alla natura o alla vita quotidiana. Si tratta di una tradizione ben radicata nella popolazione: può essere cantato da voci soliste, in piccoli gruppi o in coro ed è talvolta accompagnato da strumenti musicali come la fisarmonica, precisa la nota. Caratterizzato da una forte sonorità, questo canto anima concerti, feste e competizioni, dove i protagonisti spesso sfoggiano i costumi tradizionali regionali. Lo jodel è un canto molto popolare che viene tramandato in famiglia, nelle associazioni, nelle scuole di musica o, semplicemente, da cantante a cantante. Oltre 12'000 cantanti di jodel in Svizzera sono membri di uno dei 711 gruppi dell'Associazione federale degli jodler. Ciononostante - sottolinea l'UFC - questa forma canora si pratica anche al di fuori delle strutture associative, in contesti più informali e spontanei. È anche fonte di ispirazione per gli artisti e le artiste di musica contemporanea, a riconferma del fatto che si tratta di una tradizione molto viva e in grado di evolvere. La documentazione per la candidatura è stata presentata e coordinata dall'UFC nel 2024, con il coinvolgimento delle organizzazioni di settore e di un gruppo di esperti di jodel. Con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale l'Unesco intende mettere in risalto e salvaguardare un patrimonio culturale che non si materializza tanto nello spazio o in qualcosa di costruito, quanto nella conoscenza, nelle pratiche comunitarie e nelle interazioni sociali.
Candidature svizzere
Nell'ottobre del 2014 il Consiglio federale ha approvato un elenco indicativo di otto tradizioni viventi, le cui candidature sarebbero state poi presentate all'Unesco in vista del loro inserimento nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Dopo la Festa dei vignaioli iscritta nella Lista rappresentativa nel 2016, il Carnevale di Basilea iscritto nel 2017, la gestione del rischio di valanghe iscritta nel 2018 (con l’Austria), le processioni della Settimana Santa di Mendrisio iscritte nel 2019, le competenze nella meccanica degli orologi e d'arte iscritte nel 2020 (con la Francia) e la stagione alpestre iscritta nel 2023, quest'anno è la volta dello jodel. Rimane ancora sulla lista indicativa il design grafico e tipografico svizzero.
