Le proteste Pro-Palestina hanno raggiunto l'Università di Berna. Questa sera circa 60 studenti hanno occupato sale dell'ateneo, ha constatato un corrispondente di Keystone-ATS sul posto.
Le rivendicazioni
Gli studenti accusano l'Università di essersi schierata politicamente nel conflitto in Medio Oriente. In particolare, dipendenti pro-Palestina sarebbero stati censurati, mentre i contatti accademici con Israele vengono curati. "Chiediamo all'Università di rispettare l'occupazione pacifica e di cercare il dialogo con noi", si legge in un comunicato. Proteste per la Palestina la scorsa settimana si sono svolte anche a Ginevra, Losanna e Zurigo.
I fatti di ottobre
A inizio anno l'Università di Berna aveva sciolto l'Istituto per gli studi sul Medio Oriente (Isno). A monte un episodio che aveva avuto ampia risonanza: lo scorso ottobre l'Università aveva licenziato in tronco un professore che su X aveva applaudito l'attacco sferrato da Hamas contro Israele. In seguito era stata avviata un'indagine amministrativa sull'Istituto. In post in seguito cancellati, il professore avrebbe scritto che l'attacco di Hamas a Israele era il miglior regalo di compleanno che potesse ricevere. Inoltre, avrebbe commentato un video sui fatti con il saluto ebraico "Shabbat Shalom" (traducibile con "che sia un sabato di pace"), un chiaro riferimento al giorno della settimana in cui è avvenuta la sanguinosa aggressione di quattro mesi fa che ha avuto una grande risonanza nell'opinione pubblica.
Gli occupanti non vogliono bloccare il funzionamento dell'ateneo
Con l'azione di protesta iniziata oggi, gli studenti non vogliono bloccare il funzionamento dell'ateneo. "Occupiamo solo gli spazi per rendere attenti sull'argomento per il quale lottiamo", ha detto un'attivista. "Rimarremo finché necessario".