Losanna
L'associazione dei funzionari di polizia risponde e critica i media
Foto Shutterstock
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Redazione
11 ore fa
Dopo il recente caso dell'uomo che ha perso la vita nella stazione di polizia di Losanna, le discussioni si fanno sempre più calde sul Lemano.

L'associazione dei funzionari di polizia di Losanna AFPL ha commentato le reazioni al decesso di un uomo sospettato di traffico di droga, che ha perso la vita proprio alla centrale di polizia dove doveva essere interrogato, lo scorso 25 maggio. Un'inchiesta penale è stata aperta a carico dei quattro poliziotti coinvolti. Ora, in un comunicato, l'AFPL lamenta "una mancanza di discernimento e moderazione di alcuni media o di alcune loro prese di posizione pubbliche", riferisce LeMatin. 

"Conclusioni frettolose"

L'associazione in un comunicato ricorda come "la Polizia è tenuta a un obbligo di segretezza" e precisa che questo obbligo "non permette di fare luce in modo completo sulla vicenda". Afferma inoltre che "i poliziotti e le poliziotte in questione sono duramente toccati dagli eventi e dalla procedura". "Oggi, molta gente si esprime" prosegue il comunicato, "ma pochi conoscono la complessità del contesto". Secondo l'AFPL i proiettori sono accesi sul corpo di polizia e sugli agenti coinvolti. Certi articoli partono alla carica e prendono delle conclusioni frettolose, mentre non si conoscono nemmeno le circostanze del decesso". 

"Presunzione d'innocenza tralasciata

"La presunzione d'innocenza è tralasciata freddamente"; "le azioni delle forze dell'ordine possono essere messe in questione, ma non possono essere in alcun modo giudicate da un tribunale mediatico o popolare", conclude l'associazione.