Prevenzione
La Suva mette in guardia dagli incidenti con gli sci, in particolare all'estero
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Keystone-ats
un'ora fa
L'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni copre anche gli incidenti all'estero, ha comunicato oggi Suva, precisando che a seconda del Paese di destinazione la copertura assicurativa può variare.

L'Istituto nazionale svizzero di assicurazione Suva registra ogni anno circa 35'000 infortuni con sci e snowboard, una cifra tornata al livello prepandemico. Il 18% di questi si verifica all'estero, il che può risultare costoso per le persone coinvolte. L'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni copre anche gli incidenti all'estero, ha comunicato oggi Suva, precisando che a seconda del Paese di destinazione la copertura assicurativa può variare. Inoltre quest'ultima - secondo Suva - è valida per trattamenti in ospedali pubblici riconosciuti e in base alla tariffa sociale del rispettivo paese. I trattamenti in cliniche private devono, in parte, essere pagati di tasca propria.

Convenzione

Gli accordi di sicurezza sociale sono determinanti per quanto riguarda la copertura dei costi. La Svizzera ha siglato una convenzione di sicurezza sociale con gli stati membri dell'Ue e dell'AELS, così come con altri cinque paesi. "Nei paesi che non hanno un simile accordo, ci assumiamo al massimo il doppio dei costi che sarebbero insorti nell'ospedale pubblico più caro in Svizzera", indica Maximilian Gmür, esperto di copertura assicurativa all'estero, citato nel comunicato. Non esiste un accordo di sicurezza sociale, ad esempio, con gli Stati Uniti o il Canada, viene aggiunto. Nel 2023, l'Austria (2561 casi) e la Francia (2320 casi) hanno registrato il maggior numero di incidenti sportivi sulla neve con coinvolgimento di svizzeri all'estero. Seguono a distanza l'Italia (1040 casi) e la Germania (140 casi). Altri 240 casi sono distribuiti tra paesi non specificati.