Lavoro
La disoccupazione in Ticino è al 3%, da Airolo a Chiasso si contano 5mila disoccupati
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
2 ore fa
In Ticino in novembre il tasso di disoccupazione si è attestato al 3% (+0,3 rispetto a settembre, invariato su base annua), nei Grigioni all'1,5% (+0,1 e +0,2). In termini assoluti, da Airolo a Chiasso si contano 5'000 disoccupati (+500 mensile, +100 annuo), mentre nel cantone con capoluogo Coira la cifra è di 1600 (pure +100 e +200). Il Ticino è al decimo posto fra i più toccati dal problema.

Disoccupazione stabile in Svizzera: in novembre il tasso dei senza lavoro si è attestato al 2,9%, allo stesso livello di ottobre e con scarsa variazione in confronto al 2,8% registrato in settembre e agosto. Sull'arco di dodici mesi si registra invece un incremento di 0,3 punti percentuali. Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) alla fine dell'undicesimo mese dell'anno il numero dei disoccupati iscritti agli uffici regionali di collocamento (URC) è salito a 138'900 (tutte le cifre assolute arrotondate al centinaio, per facilità di lettura), cioè 3600 in più di ottobre (+2,7%) e 17'700 (+14,7%) in più di un anno prima. A titolo di confronto, nel momento più critico della pandemia (gennaio 2021) erano stati registrati quasi 170'000 senza lavoro, con un tasso al 3,7%. Stando all'ILO la disoccupazione in Svizzera nel terzo trimestre (ultimo dato disponibile) era invece al 5,2%.

Ticino al 3%

Tornando alle valutazioni odierne della Seco, in Ticino in novembre il tasso di disoccupazione si è attestato al 3% (+0,3 rispetto a settembre, invariato su base annua), nei Grigioni all'1,5% (+0,1 e +0,2). In termini assoluti, da Airolo a Chiasso si contano 5'000 disoccupati (+500 mensile, +100 annuo), mentre nel cantone con capoluogo Coira la cifra è di 1600 (pure +100 e +200). Il Ticino è al decimo posto fra i più toccati dal problema, con Giura e Ginevra i più in difficoltà, mentre i Grigioni sono al sesto rango nella graduatoria dei meno colpiti, dominata da Appenzello Interno. Tornando all'ambito nazionale, dai dati pubblicati dalla Seco emerge anche che fra i giovani (15-24 anni) la disoccupazione è al 3,1%, fra i 25-49enni al 3,2% e fra chi ha più di 50 anni al 2,6%. I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli URC da oltre un anno) erano 19'500, il 2,5% in più di ottobre e il 30,9% in più di dodici mesi prima, fra cui 8700 ultracinquantenni.

Nazionalità

Leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro del 2% (nessuna variazione mensile e +0,3 annuo), gli stranieri del 5,2% (+0,2 e +0,7). Per regione di provenienza, i tassi più elevati si osservano per gli ucraini (25,2%; il dato va però considerato con cautela, secondo la Seco, perché per motivi metodologici non rispecchia la realtà attuale), seguiti dagli africani (9%), che la Seco considera nel loro insieme, dai bulgari (7,9%) e dai rumeni (7,8%). L'Ue è al 4,7%. Riguardo ai principali paesi confinanti, la Francia è al 6,5%, l'Italia al 4,5% e la Germania al 3,3%. Complessivamente, fa sapere ancora la Seco, le persone in cerca d'impiego registrate nel mese scorso erano 225'900, il 2,8% in più di ottobre. Tale cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, i lavoratori che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio. Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli uffici di collocamento era pari a 32'700 (-2300 mensile, -200 annuo). I funzionari di Berna hanno anche pubblicato i dati relativi al lavoro ridotto per il mese di agosto (ultime informazioni disponibili), che risulta ancora relativamente poco diffuso: ha infatti colpito 8600 persone. Intanto in novembre 2600 persone hanno esaurito il diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione.