
Il tasso ipotecario di riferimento per i contratti di locazione in Svizzera rimane fermo all’1,5%. Lo ha comunicato oggi l’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), precisando che il dato si basa sul tasso d’interesse medio ponderato dei crediti ipotecari al 31 marzo 2025, sceso dall’1,53% all’1,44%. L’arrotondamento commerciale, però, non comporta una variazione del tasso ufficiale, che continua quindi ad applicarsi dal 3 giugno 2025.
Nessun diritto automatico a modifiche dell’affitto
Questo significa che, rispetto all’ultima pubblicazione del 4 marzo, non sussiste alcun diritto automatico di aumento o diminuzione delle pigioni. Restano invece validi eventuali adeguamenti qualora l’affitto attuale si basi su un tasso più elevato (come l’1,75% o superiore), nel qual caso gli inquilini possono ancora chiedere una riduzione. Al contrario, se il contratto è ancorato all’1,25%, i locatori possono aumentare l’affitto di principio fino al 3%. Sono escluse da queste disposizioni le pigioni indicizzate, quelle scalari e quelle commerciali legate al fatturato. Regole particolari si applicano anche per le cosiddette "abitazioni sostenute".
Rincaro e altri fattori
Il tasso ipotecario non è l’unico elemento che può influenzare l’affitto. Anche l’inflazione (rincaro), i costi di manutenzione e d’esercizio possono motivare un adeguamento. In particolare, la legge consente di trasferire sul canone il 40% dell’aumento del rincaro.