
La comunicazione odierna riguardo al tasso ipotecario di riferimento (rimasto immutato all'1,25%) non ha sorpreso gli esperti, che si aspettano stabilità per un periodo piuttosto lungo, vista la politica monetaria perseguita dalla Banca nazionale svizzera (BNS). La Banca cantonale di Zurigo (ZKB) ritiene improbabile un ulteriore abbassamento almeno nei prossimi due anni. Banca Migros fa presente che anche nella lunga fase dei tassi negativi l'indicatore di riferimento per gli affitti non è mai sceso al di sotto dell'1,25%. Inoltre una riduzione del tasso guida della BNS sotto lo zero è attualmente ritenuto piuttosto improbabile.
UBS, Raiffeisen e ZKB
Secondo UBS il tasso di riferimento rimarrà al livello attuale per almeno un altro anno. Ma potrebbe tornare all'1,50% alla fine del 2026, visto che, malgrado la politica dei tasso guida a 0,0% della BNS, si sta delineando una lenta tendenza al rialzo dei tassi a lungo termine. Per Fredy Hasenmaile, capo economista di Raiffeisen, è molto probabile che gli inquilini possano contare su un tasso di riferimento stabile per i prossimi due anni. Lo specialista prevede un incremento non prima del 2027: sarebbero comunque prima necessari due ritocchi al rialzo del tasso guida da parte della BNS. Pure ZKB pensa alla questione in tali termini: ma Ursina Kubli, responsabile della ricerca immobiliare presso la banca, sottolinea che, date le attuali incertezze, le previsioni a lungo termine devono essere considerate con cautela.
