
La Posta deve poter adeguare la sua offerta alle mutate esigenze della popolazione e delle imprese. È quanto ritiene il Consiglio federale che ha stabilito i punti chiave della futura revisione della legislazione postale. Il dipartimento di Albert Rösti dovrà preparare entro l'estate del prossimo anno un progetto preliminare da inviare in consultazione.
La trasformazione digitale
Il governo sottolinea che La Posta è profondamente toccata dalla trasformazione digitale. L'utilizzo di molti servizi tradizionalmente svolti di persona è in costante diminuzione da anni. Negli ultimi due decenni l'invio di lettere si è praticamente dimezzato, mentre i pagamenti allo sportello sono scesi di tre quarti, ha detto il consigliere federale Rösti in una conferenza stampa. Tale calo, ha proseguito, è destinato a proseguire, man mano che tali prestazioni verranno sostituite da alternative digitali.
"Un servizio universale sufficiente e vantaggioso"
Inversa è la tendenza nell'invio di pacchi, che è salito in 20 anni di oltre il 70%. Tale settore è però sottoposto a concorrenza, e i margini di guadagno sono di conseguenza inferiori alle lettere, ha puntualizzato il direttore del Dipartimento delle comunicazioni (DATEC). Questa evoluzione ha conseguenze nel settore dei servizi postali e del traffico dei pagamenti, che va adeguato, afferma il governo. La futura nuova legislazione postale, indica il Consiglio federale, dovrà garantire "un servizio universale sufficiente e vantaggioso". La Posta dovrà inoltre continuare a finanziare da sola queste prestazioni. Sussidi sono esclusi, ha detto Rösti. Quale contropartita, il monopolio sulle lettere fino a 50 grammi sarà mantenuto. Un aumento delle tariffe del servizio universale non è però da escludere, ha precisato il ministro delle comunicazioni.
"Non si tratta di ridurre la qualità del servizio"
Dopo il 2030, senza misure correttive, la Posta potrebbe tuttavia non essere più in grado di finanziare il servizio universale, ha avvertito Rösti. Per il momento, però, "non si tratta di ridurre la portata e la qualità del servizio universale", ha precisato il consigliere federale. All'entrata in vigore della revisione della legge sulle poste, attorno al 2030, il servizio universale comprenderà infatti "l'offerta odierna e le misure che si prevede di introdurre a livello di ordinanza per il 2026". Verrà inoltre stabilita un'offerta minima per il servizio universale che il gigante giallo dovrà offrire in ogni caso e indipendentemente dalla futura evoluzione della domanda.
Lettere e giornali
Ciò significa, ha spiegato Rösti, che le lettere continueranno ad essere recapitate almeno cinque giorni feriali per settimana, che la distinzione tra Posta A e B rimarrà, che i giornali in abbonamento continueranno a essere consegnati sei giorni su sette entro le 12.30, che il traffico pagamenti in contanti è assicurato così come la copertura del territorio tramite uffici postali o agenzie partner. Tuttavia, se le tirature dei giornali dovessero continuare a scendere, c'è la possibilità dopo il 2030 che l'obbligo di consegna venga dirotto a cinque giorni alla settimana.
Un meccanismo di adeguamento del servizio
Nella legge verrà infatti sancito "un meccanismo di adeguamento del servizio universale in funzione del progressivo calo della domanda". Al raggiungimento di determinati valori soglia, la Posta potrà chiedere al governo un adeguamento del servizio universale, purché l'offerta minima sia rispettata. Nella decisione che sarà chiamato a prendere, il Consiglio federale dovrà considerare anche aspetti regionali, nonché le esigenze della popolazione e delle imprese. Nella sua seduta odierna, l'esecutivo ha anche discusso delle attività della Posta, in espansione, che esulano dal servizio universale. Queste, sottolinea il governo, "suscitano sempre più malcontento in Parlamento e negli ambienti economici". Al fine di creare certezza del diritto in materia, "occorre precisare lo scopo dell'azienda sancito nella legge sull'organizzazione della Posta e introdurre una protezione giuridica individuale per verificare l'eventuale superamento dello scopo aziendale". Anche in questo caso il dipartimento di Rösti dovrà presentare un progetto preliminare entro fine giugno 2026.