L’aumento dei costi della sanità dovrebbe affievolirsi nel 2022 e nel 2023, anche se l’evoluzione sarà determinata “in misura significativa dallo sviluppo presente e futuro della pandemia”. Ma, secondo le previsioni del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo, per quest’anno i costi aumenteranno del 7,3%, raggiungendo i 91 miliardi di franchi. Nell’intero periodo di previsione (2020-2023), l’aumento medio annuo è del 3,2%, rispetto al 3,0% degli anni 2010-2019 e al 4,0% degli anni 2000-2009.
Test e vaccini
Il coronavirus ha anche fatto lievitare i contributi versati dallo stato nel 2020 e 2021, come mostra un esame del finanziamento della spesa sanitaria. Ciò è dovuto, in particolare alla decisione, di coprire i costi di gran parte di test e della fornitura di vaccini alla popolazione. Questa tendenza dovrebbe invertirsi nel 2022 e 2023, sempre che la pandemia non richieda un maggiore impegno finanziario da parte dello Stato.
Costi dei privati
La seconda evidenza - scrive il KOF - è l’elevato contributo dei privati alla crescita delle spese sanitarie. Gran parte della spesa privata, che pure aumenterà quest’anno, è causata dai costi dei tamponi che dall’autunno non sono più coperti dalla Confederazione.
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