Svizzera
Gli Stati: "Non è il momento di riconoscere lo Stato di Palestina"
© Gabriele Putzu
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Keystone-ats
3 giorni fa
La camera alta ha respinto un'iniziativa del canton Ginevra, facendo propria la raccomandazione della sua commissione di politica estera. Ora la palla passa al Nazionale.

Non è il momento per un riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Svizzera. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che ha respinto per 27 voti a 17 un'iniziativa del canton Ginevra. Il dossier passa al Nazionale.

Il passo è di competenza del Consiglio federale

Il plenum ha fatto propria la raccomandazione della sua commissione di politica estera, secondo cui, come spiegato il aula da Marco Chiesa (UDC/TI), un simile passo è di competenza del Consiglio federale. Allo Stato attuale, inoltre, le condizioni per un riconoscimento non sono riunite, ha sottolineato il "senatore" ticinese a nome della commissione che presiede.

Nessuno in grado di assumersi la responsabilità dello Stato

Le ultime elezioni legislative palestinesi risalgono al 2006 e sono state vinte da Hamas, che il Parlamento ha deciso lo scorso dicembre di bandire per cinque anni, ha poi ricordato Chiesa. Nessuna autorità è in grado di assumersi la responsabilità dello Stato e di garantire la pace e la sicurezza in Palestina, ha aggiunto.

Chi era favorevole

I favorevoli, sinistra ma anche esponenti del Centro, hanno sostenuto invece la necessità di un simile passo, sull'esempio di altri Paesi, al fine di contrastare le mire annessioniste dello Stato di Israele e come segnale per porre fine alla carneficina a Gaza.

Realizzare uno soluzione a due Stati

Con la sua intenzione di costruire un'ennesima colonia in Cisgiordania, che taglierebbe in due questo territorio, il Governo israeliano renderebbe impossibile la costituzione di due Stati, obiettivo fatto proprio anche dal Consiglio federale, ha spiegato Isabelle Chassot (Centro/FR). Bisogna quindi lanciare un segnale forte e chiaro, a parere di Mauro Poggia (UDC/GE), affinché la soluzione a due Stati propugnata anche dalla Svizzera non diventi irrealizzabile e Gaza non venga trasformata in un resort di lusso. Se la Svizzera vuole essere credibile rispetto alla soluzione dei due Stati, deve associarsi al processo in corso di riconoscimento della Palestina, che costituisce un prerequisito per la pace, ha aggiunto Carlo Sommaruga (PS/GE).