Svizzera
Gli analisti finanziari sono cautamente ottimisti sull'economia svizzera
©Gabriele Putzu
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Ats
5 ore fa
Il 31,2% dei partecipanti a un sondaggio pronostica un miglioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 25% scommette su un peggioramento, mentre il 43,8% è convinto che non vi saranno cambiamenti.

Gli analisti finanziari sono un po' meno fiduciosi riguardo all'evoluzione congiunturale elvetica, ma in media mantengono un atteggiamento cautamente ottimista: è l'indicazione che emerge dall'indice sulle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti. L'indicatore principale - emerge dalle informazioni diffuse oggi - si è attestato in dicembre a +6,2 punti, in flessione di 6 punti rispetto a novembre, ma a livello assai superiore rispetto ad agosto (-53,8), quando era stato registrato un crollo. L'indice rimane quindi in zona positiva, dopo aver toccato in novembre i massimi da gennaio.

I numeri

Andando nei dettagli, il 31,2% degli interrogati in dicembre pronostica un miglioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 25% scommette su un peggioramento, mentre il 43,8% è convinto che non vi saranno cambiamenti. Rispetto a novembre sono diminuiti gli ottimisti (-5,4 punti), sono aumentati lievemente i pessimisti (+0,6 punti) e sono progrediti coloro che puntano sullo status quo (+4,8 punti).

L'inflazione

Sempre importanti sono i segnali riguardo al rincaro: l'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 14,6% del campione, mentre il 12,5% si aspetta un calo e il 72,9% stabilità. I tassi d'interesse sono attesi fermi nel corto termine (74,5%) e anche sul lungo periodo la quota più consistente (63%) punta sull'assenza di variazioni. Il 69,6% degli interrogati (+23,3 punti rispetto a novembre) prevede inoltre un incremento dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi. Il 15,2% punta su valori stabili e un analogo 15,2% su una contrazione. Sul fronte valutario, il 46,8% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all'euro, nessuno un indebolimento e il 53,2% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso; nei confronti del dollaro le rispettive quote sono di 69,6%, 30,4% e 0%. Riguardo alla disoccupazione, il 57,4% vede una crescita dei senza lavoro, il 38,3% una stagnazione e il 4,3% un calo.

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