Svizzera
Fiducia nei vicini, ma rapporti sociali distaccati
Immagine: Shutterstock
Immagine: Shutterstock
Keystone-ats
3 anni fa
In Svizzera la maggioranza delle persone ha rapporti di buon vicinato, ma non tutti sono disposti a implicarsi in relazioni sociali. Lo rivela uno studio commissionato dal Percento culturale Migros, secondo cui romandi e ticinesi considerano i vicini in senso più ampio

La maggior parte degli svizzeri accorda fiducia ai propri vicini, nonostante delle relazioni sociali piuttosto distaccate e una scarsa conoscenza reciproca. Lo rivela uno studio commissionato dal Percento culturale Migros al Gottlieb Duttweiler Institut (GDI) di Rüschlikon (ZH). Ci sono tuttavia delle differenze regionali sul concetto di vicinato.

Fiducia nei propri vicini, nonostante delle interazioni sociali occasionali e una scarsa conoscenza reciproca
Lo studio giunge alla conclusione che le interazioni con i vicini hanno luogo soprattutto occasionalmente, con incontri sulle scale o nelle vie del quartiere. Oltre a ciò, solamente il 12% degli intervistati afferma di conoscere molto bene i propri vicini. Nonostante delle interazioni sociali saltuarie e poca conoscenza dei propri vicini, tre quarti degli svizzeri si sentono sicuri nel proprio vicinato e quasi il 90% afferma di fidarsi dei propri vicini. Questa fiducia si ritrova nelle azioni quotidiane nei confronti dei propri vicini, come prestare ingredienti o utensili da cucina (67%), annaffiare le piante (48%), o prendersi occasionalmente cura dei bambini e degli animali domestici (26%).

La metà degli svizzeri è un vicino “distanziato“
Gli autori dello studio hanno identificato quattro diverse tipologie di vicini: i distanziati, le persone in cerca di ispirazione, quelle che coltivano le relazioni e quelle orientate ai valori. La maggior parte degli intervistati (47%) appartiene alle categorie dei “distanziati”: nonostante il desiderio di conservare una distanza con i propri vicini, queste persone tendono ad intessere relazioni cordiali e si mostrano disponibili in caso di necessità. La seconda categoria di vicini che si ritrova più spesso tra gli svizzeri (30%) è costituita dalle persone in cerca di ispirazione. Per loro, le differenze e la diversità sociale sono viste positivamente e gli incontri e gli scambi all'insegna del rispetto e della solidarietà sono ricercati. Il terzo gruppo (14%) è costituito dalle persone che apprezzano un senso di comunità e vicinanza. Infine, la quarta categoria (10%) comprende coloro che desiderano condividere gli stessi valori: piuttosto che allacciare relazioni strette, queste persone preferiscono la distanza e il comportamento rispettoso.

Un concetto di vicino variabile secondo le regioni linguistiche
Secondo lo studio, svolto su un campione di 1'021 persone di età compresa tra i 15 e i 79 anni intervistate online, in Svizzera tedesca quasi il 60% degli abitanti considera come vicini unicamente le persone che vivono nel proprio palazzo o nelle case confinanti. Al contrario, per il 33% dei romandi e il 37% dei ticinesi, tutti gli abitanti del proprio quartiere rientrano nel concetto di vicino.

Impatto moderato del coronavirus sulle relazioni tra vicini
L’istituto di ricerca ha messo in evidenza come l'epidemia di coronavirus non ha cambiato completamente le relazioni tra vicini e come la fine delle restrizioni ha portato a un ritorno alle abitudini quotidiane. Inoltre, durante i periodi di didattica a distanza, i vicini si sono mostrati più tolleranti nei confronti dei bambini che gridavano o giocavano. La settimana scorsa, l'assicuratore Axa ha però messo in luce come tra il 2019 e il 2020, le richieste di risarcimento relative alle liti di vicinato sono aumentate di un terzo. La pandemia non pare essere responsabile di nuovi conflitti, ma le persone sembrano essere più sensibili ai fattori di disturbo in quanto hanno trascorso più tempo a casa.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata