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F-35, si acquisteranno meno dei 36 caccia previsti
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Keystone-ats
22 minuti fa
Già a giugno il Governo aveva reso noto che Washington non avrebbe rispettato il prezzo fisso dei velivoli stabilito precedentemente per contratto per via di costi aggiuntivi dovuti al rincaro e allo sviluppo dei prezzi delle materie prime nonché, in parte, anche a causa dell'inflazione e ai nuovi dazi doganali imposti dall'amministrazione di Donald Trump su scala globale.

L'acquisto dei caccia F-35 non sforerà il limite finanziario di 6 miliardi di franchi approvato dal popolo, ma il contingente sarà inferiore alle 36 unità previste dalla Confederazione. Lo ha dichiarato oggi il Consiglio federale, presentando nel contempo la nuova Strategia in materia di politica di sicurezza. Già a giugno il Governo aveva reso noto che Washington non avrebbe rispettato il prezzo fisso dei velivoli stabilito precedentemente per contratto, e questo per via di costi aggiuntivi dovuti al rincaro e allo sviluppo dei prezzi delle materie prime nonché, in parte, anche a causa dell'inflazione e ai nuovi dazi doganali imposti dall'amministrazione del presidente USA Donald Trump su scala globale. Ora l'Esecutivo ha stabilito che non sarà necessario un credito aggiuntivo e ha incaricato il Dipartimento federale della difesa (DDPS) di acquistare dal produttore Lockheed Martin il numero massimo possibile di F-35 entro il budget di 6 miliardi. "La volontà dell'elettorato verrà così rispettata", ha affermato davanti ai media il consigliere federale Martin Pfister. Non è comunque ancora chiaro quale sarà il numero esatto di aerei che la Confederazione potrà aggiudicarsi. "Tutto dipende dal rincaro negli Stati Uniti", ha ribadito Pfister.

Tra 55-70 aerei moderni

Per garantire una difesa aerea completa e orientata all'attuale situazione di minaccia, non solo sono necessari un rinnovamento complessivo e un miglioramento dei sistemi di difesa terra-aria, ma anche con l'ampliamento della flotta aerea. Il Consiglio federale ha pertanto reso noto oggi che intende raggiungere un contingente di 55-70 aerei da combattimento moderni. "Lo scorso anno - ha ricordato Pfister - l'Esecutivo e il Parlamento hanno deciso di aumentare le uscite per l'esercito all'1% del PIL entro il 2032". In un secondo momento, il Governo intende decidere in merito all'eventuale acquisto di ulteriori F-35 allo scopo di raggiungere il numero previsto di 36 aerei da combattimento.

La Russia, una minaccia per la Svizzera

Oltre alla questione del numero dei caccia, il ministro della difesa ha presentato anche la nuova strategia in materia di politica di sicurezza della Svizzera per i prossimi anni inviata in consultazione fino al 31 marzo. "La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha segnato uno spartiacque per la politica di sicurezza e anche la Svizzera ne subisce direttamente le conseguenze", ha detto Pfister. Mosca "continua a pretendere una propria sfera di influenza e orienta la propria economia verso la guerra e le proprie forze armate verso un possibile confronto con gli Stati occidentali", ha ribadito. Non si può quindi escludere "che questa guerra si estenda fino a diventare un conflitto tra la Russia e i Paesi della NATO; il pericolo è quindi concreto". Parallelamente - ha detto Pfister - "gli Stati Uniti sono sempre meno disposti ad assumere il loro tradizionale ruolo di garanti dell'ordine mondiale".