Thomas Mazzone, polemista svizzero, è deceduto all’età di 41 anni in Italia. Il suo corpo - come riporta Il Secolo XIX - è stato ritrovato martedì 3 giugno 2025 nel mare, al largo di Celle Ligure, in provincia di Savona (Liguria). La notizia è stata riportata dalla stampa italiana, in particolare da IVG.it, dove ieri alle 19 scrivevano che "nonostante la rapidità di intervento, non c’è stato nulla da fare per la persona soccorsa in mare al largo di Celle Ligure. Secondo le primissime informazioni si tratterebbe di un uomo, classe 1983, nato in Svizzera ma cittadino italiano". L’episodio si è verificato intorno alle 17.20 e ha visto l’intervento di Croce Rossa di Varazze, vigili del fuoco, capitaneria di porto, polizia locale e carabinieri.

Allertate da alcuni passanti che avevano avvistato un corpo galleggiante, le autorità italiane sono intervenute per il recupero con l’ausilio di una motovedetta della Capitaneria di porto e di un elicottero dei vigili del fuoco. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Savona. Un’indagine è attualmente in corso, condotta dai carabinieri di Savona sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Dott. Ferro, per accertare le cause del decesso.

Fratello di Lisa Mazzone, presidente dei Verdi svizzeri, Thomas Mazzone si era fatto conoscere nella Svizzera francese per le sue posizioni conservatrici, talvolta controverse, su temi come la scuola, l'immigrazione, la sovranità e i valori occidentali. Scriveva regolarmente per il sito LesObservateurs.ch, un media svizzero fondato dal sociologo Uli Windisch, e appariva occasionalmente anche sulla piattaforma francese Égalité & Réconciliation, diretta da Alain Soral. In un video pubblicato nel 2015, Mazzone compare in un montaggio di interventi sul tema delicato dell’antisemitismo, in cui figura anche Alain Soral, pur senza alcun dialogo diretto tra i due. Aveva inoltre partecipato a un dibattito video con l’ex consigliera nazionale Anne-Catherine Ménétrey.