TCS
Due terzi degli svizzeri contrari alla generalizzazione delle zone 30
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Keystone-ats
un anno fa
È quanto risulta da un'indagine condotta da Link per conto di TCS; Lugano in controtendenza.

Due terzi degli abitanti di dieci città svizzere si sono espressi contro l'introduzione generalizzata di limiti di velocità di 30 km/h nei centri abitati. In controtendenza risulta Lugano. È quanto risulta da uno studio commissionato dal Touring Club Svizzero (TCS) che mostra inoltre come il 54% degli intervistati abbia anche bocciato un limite di velocità nelle ore notturne.

I risultati in merito ad una limitazione notturna

Secondo il sondaggio riportato dalla NZZ am Sonntag e i cui risultati sono stati messi a disposizione di Keystone-ATS dal TCS, nella fascia di età compresa tra i 45 e i 59 anni e nella Svizzera tedesca, la misura "notturna" incontra un rifiuto particolarmente forte ad esempio a Lucerna (66%), Berna (62%) e San Gallo (61%). Sion registra la minore percentuale dei contrari (3%), mentre a Lugano si sono opposti al limite di velocità di 30km/h durante la notte il 54% degli intervistati.

La maggioranza contraria alla limitazione generalizzata, Lugano si smarca

Contro l'introduzione generalizzata del limite di velocità di 30 km/h si è espressa la maggioranza delle persone intervistate nelle 10 città considerate, ad eccezione di Lugano dove il 51% si è detto a favore e il 49% contrario. L'introduzione generalizzata di tale limite avrebbe numerose conseguenze negative secondo la popolazione, indica il TCS in un comunicato.
In nove città su dieci, la percentuale degli intervistati secondo cui una riduzione generale del limite di velocità a 30 km/h sulle strade del centro cittadino porterebbe a uno spostamento del traffico verso i quartieri residenziali appare superiore al 50%. Solo nella città federale di Berna la quota è inferiore. A Lugano la percentuale è del 54%.
In tutte le dieci città, la maggioranza ritiene inoltre che l'introduzione generalizzata dei 30 km/h sulle strade urbane rallenterebbe i servizi di emergenza. Le percentuali più elevate degli intervistati che era di questo parere si sono riscontrate nella Svizzera francese: a Losanna l'84%, a Ginevra l'82% e a Sion l'80%. Per quanto riguarda Lugano si sono espressi in tal senso il 76% delle persone che hanno partecipato al sondaggio.
Nelle città considerate nel sondaggio, tra il 67% e il 78% degli intervistati ritiene che si debba cercare una soluzione a livello nazionale per quanto riguarda i limiti di velocità e che il regime di velocità debba essere uguale in tutte le città svizzere.
La soluzione attuale con velocità differenziata è stata la più apprezzata: il 78-90% degli intervistati ritiene soddisfacente l'attuale sistema con un limite di velocità generale di 50 km/h nei centri abitati e di 30 km/h a seconda della situazione.

L'indagine è stata condotta dall'istituto di ricerca Link per conto del TCS tra il 31 gennaio e il 7 febbraio 2023. Nell'ambito dello studio sono state intervistate 1'731 persone di età compresa tra i 15 e i 79 anni nelle città di Basilea, Berna, Friburgo, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, Sion, San Gallo e Zurigo.