Negli scorsi giorni due anziane di 81 e 87 anni sono state truffate per un totale di quasi 120'000 franchi nel Cantone di Zugo, come comunica l'autorità cantonale di perseguimento penale in una nota odierna. I malfattori si sono finti poliziotti e hanno usato lo stratagemma della "chiamata shock" alle vittime per farsi consegnare soldi e oggetti di valore. Il modus operandi è ormai noto globalmente: dei truffatori si fingono agenti di polizia e chiedono telefonicamente ai malcapitati un versamento di denaro per finanziare ulteriori indagini su un incidente - ovviamente fittizio - causato da un loro parente stretto.

Negli ultimi giorni i falsi poliziotti hanno riscosso successo in due occasioni: la prima ha visto coinvolta una donna di 81, la seconda una di 87 anni. La prima delle due vittime, credendo di aiutare la nipote, ha consegnato contanti e oggetti di valore per un totale di 33'000 franchi a uno sconosciuto sotto casa. La seconda ha ceduto 86.000 franchi a un altro malfattore perché voleva aiutare la figlia. Stando alle dichiarazioni dell'autorità di perseguimento penale di Zugo, ultimamente i truffatori non si sono risparmiati nemmeno nei confronti di altre potenziali vittime, che però non sono cadute nella loro trappola: hanno, invece, interrotto subito la comunicazione e preso contatto con la polizia, comportandosi da manuale.