
La galleria stradale a Riddes (VS), dove sabato sera è crollata parte del soffitto, dovrà essere messa in sicurezza. I lavori all'interno del tunnel dureranno diversi mesi. Prima che gli operai possano essere inviati all'interno della galleria, nei prossimi giorni verranno effettuate innanzitutto delle perizie geologiche per decidere quale tipo di precauzioni prendere in materia di sicurezza. Bertrand Huguet, responsabile per le strade che si trovano nel settore interessato, ha dichiarato oggi all'agenzia di stampa Keystone-ATS che "al momento stiamo cercando di capire come rendere il resto del tunnel sicuro per poter iniziare i lavori".
Nessun monitoraggio elettronico
La galleria, che si trova tra Riddes e La Tzoumaz, era soggetta a monitoraggio geologico, ma non a quello elettronico, spiega. "Costruita nel 1963, non disponeva di strutture per tale monitoraggio", precisa Huguet. Tuttavia, come tutte le strutture del cantone, veniva ispezionata più volte all'anno. "È davvero molto difficile prevedere questo tipo di eventi", sottolinea. L'ingegnere cantonale Vincent Pellissier ha messo in evidenza le difficoltà per gli addetti ai lavori. "Un pezzo della parete si è separato dal resto della roccia. E dietro la parte rocciosa si stanno muovendo altri frammenti che minacciano di cadere", spiega Pellissier. Nel tunnel si sono riversati oltre cento metri cubi di materiale. L'ingegnere sottolinea che la galleria è stata scavata 60 anni fa, direttamente nella roccia, senza alcuna stabilizzazione della volta, una pratica comune all'epoca. Il crollo è dovuto più all'età che ad altre cause, aggiunge, sottolineando che una simile struttura è progettata e concepita per durare un centinaio di anni. Pellissier associa il crollo anche al maltempo dovuto ai cambiamenti climatici. Sulla tratta di strada colpita si trovano altre sette gallerie di questo tipo.
Il comune non resterà emarginato
Fino a sabato la galleria, situata a 670 metri di altitudine, ha consentito di accedere alla località turistica di La Tzoumaz passando per Riddes. Ma ora "questo non significa che La Tzoumaz sia emarginata dal resto del mondo", sottolinea la sindaca di Riddes, Christel Duc. Il piccolo villaggio conta pressoché 500 abitanti. L'accesso stradale rimane garantito, anche se attraverso un percorso alternativo sul quale non è permesso circolare con mezzi pesanti. "Per rifornire di merci il piccolo villaggio, i servizi impiegheranno veicoli più piccoli, come del resto già fanno per raggiungere altre destinazioni nel Vallese", spiega Duc. "Si stanno pure valutando soluzioni per lo smaltimento delle sei tonnellate di rifiuti domestici, prodotti dalle circa 8'000-9'000 persone che soggiornano durante l'alta stagione", precisa. Per quanto riguarda i turisti che si spostano con i mezzi pesanti, come ad esempio i torpedoni, il comune di Riddes sta valutando con il Cantone in che modo migliorare il servizio del trasporto pubblico, che sarà mantenuto, come ha voluto sottolineare la sindaca. Da Riddes è possibile prendere la funivia Riddes-Isérables, poi l'autobus da Isérables a La Tzoumaz e viceversa