Svizzera
Coronavirus, Berna stanzia altri 20 miliardi
Coronavirus, Berna stanzia altri 20 miliardi
Coronavirus, Berna stanzia altri 20 miliardi
Redazione
4 anni fa
Il Consiglio federale ha aggiornato sulle ultime decisioni. Berset e Cassis: "Non andate in Ticino, restate a casa"

Alle 14:30 inizia la conferenza stampa in diretta da Berna. Il Consiglio federale aggiornerà sugli ultimi sviluppi in materia di emergenza Covid-19 e in sala saranno presenti il capo del Dipartimento federale dell'interno Alain Berset, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis e il capo del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer. In un primo punto stampa Alain Berset ha presentato la nuova direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica, Anne Lévy, e poi, insieme a Cassis e Maurer verranno presentate le nuove decisioni a livello federale sul coronavirus. È la prima volta che Ignazio Cassis si presenta in Conferenza stampa da Berna e dovrebbe aggiornare sugli svizzeri all'estero e il loro rimpatrio. Inoltre, per oggi dovrebbe esserci una decisione su come gestire la Pasqua e gli spostamenti verso il Ticino. Attese, infine, ulteriori misure economiche.

15:32 - Fine della Conferenza stampa 

15:28 - "Quante truffe prevedete per il sistema di fideiussioni?"Maurer: "5 o 10, non sono tante ma nei prossimi mesi potremo indagare sicuramente per punire anche a livello penale. La cifra sui 70mila saranno pochi, comunque le banche non sono ingenue, tante aziende sono state rifiutate perché comunque avvengono dei controlli". "In questo momento non è il punto, ci sarà tempo in seguito per verificare tutti i crediti che stiamo dando". 

15:26 - Materiale medico e l'UEAll'inizio della crisi avevamo tanti blocchi, anche nell'UE, spiega Cassis. "L'UE ha deciso di disciplinare il tutto, per questo abbiamo deciso di centralizzare l'acquisto medico di protezione. Ci siamo resi conto di essere stati esclusi dalla norma UE e così siamo riusciti a intervenire per non essere esclusi per godere di una parità di trattamento e in cambio l'UE ha voluto che loro non venissero esclusi, c'è una reciprocità tra i Paesi". 

15:23 - "Molte persone sono tornate ma quante persone sono andate in vacanze a inizio marzo, chi paga?"Cassis: "Io non credo che abbiamo le cifre a quando queste persone sono partite in vacanza, non abbiamo una contabilità così precisa. Il finanziamento dei voli di rimpatrio: all'inizio abbiamo usato dei voli commerciali ma poi abbiamo iniziato a organizzare voli charter e sono prefinanziati se no non volano". "Le persone vengono riunite e il conto arriverà dopo, il biglietto aereo dovrà essere saldato sulla base dei costi, la gente riceverà una fattura e poi la domanda successiva è quanti pagheranno? Vedremo, abbiamo cercato di offrire prezzi ragionevoli". "Nel mio Dipartimento abbiamo previsto una garanzia dei crediti pari a 20milioni per queste operazioni di rimpatrio". 

15:20 - "Nelle scuole, in molti cantoni ci sarebbero le vacanze, ma dopo?"Berset: "Fino alla settimana scorsa abbiamo detto di aver parlato con gli specialisti, tutti erano dell'idea che era troppo presto per dire qualcosa sulla situazione. Ora più passa il tempo più ne sappiamo ed è ovvio che il CF si sta preparando per le prossime settimane, che cosa significherà la situazione a partire dal 20 aprile?". "Questa chiarezza non c'è, potrei ribadire che alla fine dei conti si tratta di una decisione politica che si basa su conoscenze scientifiche, non è che il CF si alza una mattina e decide a caso. La decisione è frutto di un dialogo e quindi nei prossimi giorni continueremo a discutere per poter dire come proseguire". Ma Berset ripete: "Guardate cos'è successo in Cina, avevano misure rigide e poi dopo due mesi avevano ancora qualche caso". "Non voglio anticipare quello che il CF o gli scienziati diranno nelle prossime settimane, per ora le cose funzionano, dobbiamo essere pronti ad avere pazienza". 

15:15 - "Ma quando ammetterete in CF che avete adeguato le misure perché mancano le mascherine?"Berset: "Possiamo rispondere in due, non adeguiamo le risposte sulla base degli stock. Il principio non è questo, credo che siamo veramente in chiaro per dire dove è necessario usare le mascherine: per le persone sane la mascherina non aggiunge un plus valore ma anzi, può dare un sentimento falso". "Ma chiaro, dipende anche a che punto della situazione ci troviamo, siamo in una situazione di transizione, bisognerà scendere, bisognerà far evolvere la strategia e non possiamo escludere nulla. Non possiamo mai garantire che il comportamento e la partica siano sempre quelli, ci vuole flessibilità e modestia". Quindi, "le reazioni non vengono adeguate al nostro materiale, diremmo ad alta voce che ne abbiamo bisogno o che tutti la dovrebbero mettere, certo comunque ci vuole un nesso tra la disponibilità e la strategia". Koch: "Noi seguiamo da vicino la situazione, ci sono nuove conoscenze, finora non sono uscite nuove scoperte non è dimsotrato che portare le mascherine a tappeto diminuisca la probabilità di contagio, non è dimostrato che migliori la protezione". 

15:11 - "Il numero dei disoccupati è aumentato, ma le prospettive delle aziende?"Maurer: "L'imprenditore ha la responsabilità di quello che fa e lo Stato non è una assicurazione a casco totale, secondo noi abbiamo fatto abbastanza ma bisogna osservare la crisi e al momento le richieste non finiscono più ma in questa fase iniziale è importante e giusto seguire una certa linea, noi vogliamo che attraverso le assicurazioni le persone abbiano il loro salario. Ma io credo che in parte i problemi verranno risolte dalle aziende". "La crisi a livello mondiale sarà tutt'altro che risolta, siamo in una fase di recessione". 

15:08 - "Come è suddiviso questa fetta dei 20 miliardi?Maurer: "Noi abbiamo preventivato un miliardo nel credito, per quanto riguarda i 20miliardi, abbiamo in più dei crediti di impegno per i quali garantisce la Confederazione, non si tratta di uscite dal bilancio della Confederazione ma noi prevediamo che in tre mesi la situazione possa andare alla normalità, se questa situazione dovesse mantenere di più allora saranno scritte a bilancio in modo e diverso". Maurer precisa: "Per alcuni, lo sappiamo, i contributi a fondo perso sarebbero meglio. Ma noi abbiamo deciso per questo di trovare delle soluzioni con i crediti ma le conseguenze a lungo termine noi non possiamo prevederle". "In media ogni 4 secondi viene autorizzata una fideiussione, lo eleboreremo a lungo termine"

15:04 - "Come si fa a garantire l'approvvigionamento dei dispositivi medici?"Berset: "Abbiamo fatto parecchio nelle ultime settimane, abbiamo acquistato molte scorte e acquistiamo tutto quello che ci serve ma a livello mondiale del materiale che solitamente è a disposizione oggi c'è una penuria, poi si è discusso per capire di che cosa avessimo bisogno perché ci vuole una procedura normale e i lavori preparatori sono stati fatti per specificare dove avevamo bisogno ulteriori stock". "Se necessario si può provvedere a una distribuzione equa fra i Cantoni"

15:02 - "Ci sono falsi positivi e falsi negativi?"Koch: "Tutti i test, non sono mai sicuri al 100%, ci sono dei test falsi negativi e spesso si tratta di pazienti che hanno dei segnali clinici tipici o delle radiografie tipiche della malattia e questo è legato al fatto che non sempre quando si prende un campione ci siano dei virus e non ha nulla a che fare con il test ma con il campione prelevato e ai dati specifici del paziente". 

15:00 - "Le misure del Ticino possono essere prolungate ma per gli Over-65?"Berset: "Una misura di vietare agli over-65 è contraria alla Confederazione ma nel Ticino abbiamo una situazione davvero particolare, io sono stato in Ticino e sono in contatto con il governo di Bellinzona che cerca di fare del suo meglio per navigare, questo divieto va bene: è un invito molto caldo, che chiede alle persone di non entrare nei negozi". Berna chiude un occhio per il Ticino. 

14:51 - Le relazioni bilaterali sono fondamentaliCassis: "Ci sono molti problemi legati al Covid che possono essere risolti solo grazie alla collaborazione transfrontaliera" spiega. "Se i nostri vicini decissero di 'sequestrare' i cittadini residenti nei paesi vicini gli ospedali non potrebbero funzionare, a Ginevra il 50% è personale frontaliero e anche in Ticino ci sono moltissimi operatori sanitari italiani". "È fondamentale la cooperazione, grazie alla rete di relazioni siamo riusciti a rimpatriare cittadini anche di altri paesi e nel contempo ci portano cittadini svizzeri in paesi limitrofi. Ma non solo, "abbiamo fatto in modo che le norme UE fossero adottate anche nel nostro paese, soprattutto grazie alla presidente della Confederazione". "Abbiamo una quarantina di cittadini francesi ricoverati in Svizzera e stiamo anche parlando con le autorità italiane che hanno queste esigenze, partecipiamo all'allerta precoce dell'Ue ed effettuiamo in generale la cooperazione a più strati". "Nella collaborazione internazionale noi siamo in contatto con i paesi in via di sviluppo e gli appelli dell'ONU, le attività delle agenzioni delle Nazioni Unite sono molto importanti per noi e dobbiamo tenere conto anche della Ginevra internazionale e per quanto riguarda l'aiuto immediato abbiamo stanziato 18miliardi per le grandi ONG per i paesi a rischio". "È necessario avere respiratori e mascherine, spesso dobbiamo dire di no a queste rischieste e queste domande valgono su materiale che necessitiamo anche noi, quindi queste consegne varranno solo se noi non saremo in penuria di questo materiale" ha spiegato Cassis. 

14:47 - "Non è il momento ideale per andare in Ticino"Cassis: "Non è il momento ideale per andare in Ticino". "Tanti svizzeri sono all'estero e ora 800mila sono gli svizzeri che vivono all'estero, il DFAE contribuisce a superare questa crisi". "Noi forniamo assistenza agli svizzeri all'estero, ovunque, due settimane fa è iniziata la settimana di rimpatrio che è una novità per la nostra storia e finora sono stati organizzati 16 voli speciali e 3'700 persone rimpatriate". "Ci sono altri 5 voli previsti da qui a domenica, uno è proprio in volo ora e questi voli di rimpatrio continueranno e per i cittadini sono molto importanti". "Le nostre rappresentanze all'estero fanno un lavoro eccezionale, ovunque". "Si è dimostrato quanto è importante la rete degli svizzeri nel mondo e quanto è importante mantenere i rapporti dimplomatici intessuti prima della crisi e servono anche per sbloccare le merci per gli svizzeri, come è successo per esempio in Sri Lanka". 

14:45 - La lotta contro gli abusi è più forteIl governo federale è consapevole che sono già stati fatti tentativi di abuso, afferma Maurer. Ecco perché vuoi migliorare qualcosa lì. Qualcuno che ora voleva fare il nodo sul tavolo lo aveva messo in modo tale da non accorgersene in dieci minuti. Quindi ci vuole del tempo per scoprire le frodi, afferma Maurer.

14.43 - Altri 20miliardi per l'economiaMaurer: "Ieri sera dopo 8 giorni di lavoro abbiamo concluso 76mila accordi di credito e questa cifra dimostra che questi 20miliardi verranno presti esauriti e dobbiamo portare avanti il programma". "In quest'ambito rientrano le PMI e ne abbiamo circa 530mila in Svizzera e partiamo dal pressuposto che che 400mila sono toccate direttamente o indirettamente dalla crisi" ha spiegato Maurer. "Forse non tutte le aziende faranno richiesta ma le cifre dimostrano che il problema sussiste, non abbiamo avuto un vertice all'inizio e le richieste continuano ad aumentare". 

14:40 - Gli ospedali non sono oberati"Gli ospedali non sono oberati, le misure sono state accettate e attuate e ci aiuta molto a gestire la situazione". "Non c'è un'uscita semplice, è una transizione, non ci sarà una fine improvvisa del Coronavirus, sarà una transizione lunga e sicuramente analizzaremo da vicino con il CF appena avremo dati positivi". Berset: "Da quasi un mese è tutto chiuso, non è il momento di andare ora in vacanza, la situazione implica anche che nei giorni di Pasqua resta importante stare a casa rispettando le raccomandazioni del Consiglio federale, ci vuole pazienza e vorrei ringraziare tutti i cittadini che si impegnano". 

14:39 -L'appello alla popolazione Berset fa ancora appello al fatto che i gruppi del fine settimana non dovrebbero uscire e fare escursioni. Ha chiarito che il numero di infezioni non ha ancora raggiunto la vetta. Tutto non sarebbe regolato da solo. Ora hai bisogno di pazienza e della calma necessaria. "Siamo in una situazione piuttosto fragile." La situazione è attualmente sotto controllo e la capacità degli ospedali è sufficiente.Ma Berset dice anche: "Non ci sarà fine improvvisa alla vita della corona". Piuttosto, ci sarà una transizione lenta.

14:34 - Giardinaggio e 'drive-in'In molti hanno alzato questa problematica, in molti Cantoni hanno trovato la soluzione di creare un servizio in stile 'drive-in'. "Potete ordinare telefonicamente e andare a ritirare il materiale per il giardinaggio". 

14:32 - Evitare di andare in TicinoAlain Berset: "Evitare di andare in Ticino, sappiamo che per tutti è difficile ma evitate". "Sappiamo che non siamo al cima alla montagna, non è ancora raggiunto il picco. Qui se gestiamo una situazione epidiemologica complessa le misure devono avere effetto". 

14:30 - Restano le misure per il Ticino fino al 13 aprileMisure più rigorose possono ancora essere attuate in Ticino rispetto al resto della Svizzera. Il Consiglio federale ha prorogato le misure speciali fino al 13 aprile. In particolare, il divieto di lavoro nei cantieri e nelle fabbriche rimane attivo.

14:30 - Inizia la Conferenza stampa

14:25 - Diretta su Teleticino e Radio3i

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