Turismo
Carenza di alloggi per il personale, Hotelleriesuisse: "Una sfida sempre più urgente"
©Fiorenzo Maffi
©Fiorenzo Maffi
Redazione
2 mesi fa
In alcuni comuni di montagna la percentuale di sfitto è inferiore all’1%, il che rende sempre più difficile per le aziende reclutare lavoratori qualificati. A tal proposito è stata allestita una guida con dei consigli.

In molti comuni di montagna turistici svizzeri, la carenza di alloggi per il personale aggrava ulteriormente la carenza di lavoratori qualificati. A segnalare la situazione è Hotelleriesuisse, che in una guida allestita assieme ad altri partner propone approcci risolutivi e sottolinea l’importanza di un dialogo aperto.

La situazione

Sempre più comuni di montagna devono fare i conti con una carenza di alloggi per il personale turistico, si legge in un comunicato. In alcuni di questi, la percentuale di sfitto è inferiore all’1%, il che rende sempre più difficile per le aziende reclutare lavoratori qualificati e mantenerli nel lungo termine. Il problema non riguarda solo le strutture ricettive, ma anche gli impianti di risalita e altri fornitori di servizi turistici. “Sappiamo dai nostri soci che oggi, durante i colloqui di lavoro, la questione dell’abitazione a prezzi accessibili è un fattore prioritario, talvolta addirittura più importante del salario stesso”, spiega Nicole Brändle, direttrice di HotellerieSuisse. “Se non riusciamo a risolvere il problema, metteremo a repentaglio l’intera catena di creazione del valore turistico nelle regioni montane, perché senza personale non siamo in grado di accogliere ospiti”. 

Una nuova guida con possibili soluzioni 

Per far fronte a questa sfida, HotellerieSuisse, il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) e la Conferenza dei presidenti dei comuni di montagna turistici, hanno unito le forze per elaborare una guida incentrata su esempi operativi di diverse regioni. Inoltre, anche l’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) e la Conferenza dei direttori cantonali dell’economia pubblica hanno partecipato allo sviluppo del documento, apportando in particolare la loro esperienza nel settore della pianificazione del territorio.  “Questa guida ha lo scopo di aiutare i soggetti interessati a migliorare la difficile situazione abitativa per il personale”, afferma Thomas Egger, direttore del SAB. "In questo documento dimostriamo che le soluzioni sostenibili nascono soprattutto se all’interno dei Comuni si conduce un dialogo aperto e se si coinvolge il maggior numero possibile di attori”.

L'esempio virtuoso

Un esempio tratto dalla guida è il comune di Grimentz, che ha trovato 84 abitazioni attraverso un semplice appello alla popolazione. Tali misure possono arginare, almeno temporaneamente, le difficoltà. In linea di principio, tuttavia, “la problematica è complessa e coinvolge diversi livelli politici”. Nella maggior parte dei casi è necessario elaborare una strategia abitativa globale per affrontare il problema nel lungo periodo. 

Convegno come piattaforma di scambio 

In occasione della pubblicazione della guida, il 10 aprile si è tenuto un convegno sul tema. L’evento era rivolto ad attori politici dei comuni interessati, fornitori di servizi turistici e organizzazioni del settore. Oltre alle aziende turistiche, che hanno già creato soluzioni abitative proprie, anche i Comuni hanno presentato le loro strategie per facilitare la ricerca degli alloggi per il personale. Due tavole rotonde hanno inoltre illustrato come gli investitori privati e istituzionali, la Confederazione e i Cantoni, possono sostenere gli sforzi. “Ci auguriamo che il convegno fornisca numerosi impulsi e avvii misure concrete a livello comunale e settoriale”, sottolinea René Müller, sindaco di Lenk e membro della Conferenza dei presidenti dei comuni di montagna turistici. 

 

I tag di questo articolo