
Vista la possibile penuria di gas, in vista dell’inverno gli svizzeri stanno facendo incetta di stufe elettriche per timore di rimanere al freddo. Il rivenditore online Digitec Galaxus ha fatto registrate un’impennata delle vendite di questo prodotto. Ma se tutti questi apparecchi venissero effettivamente utilizzati, le conseguenze sarebbero negative per l'approvvigionamento elettrico del Paese, come spiega alla SonntagsZeitung il responsabile dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere (VSE/AES), Michael Frank. Se le stufe a gas venissero effettivamente rimpiazzate da quelle elettriche di riserva, “il consumo di corrente aumenterebbe in modo massiccio in una situazione già tesa”.
La questione gas
Quanto alle forniture di gas, una riduzione dell'utilizzo sembra all'orizzonte: anche la Svizzera dovrebbe partecipare alla riduzione volontaria del consumo del 15% tra agosto 2022 e marzo 2023, come deciso dall'Ue e ribadito al settimanale dal Ministero tedesco dell'Economia e della Protezione del Clima. Il Ministero fa notare che se Berlino dovesse trovarsi in una situazione critica per quanto attiene alla disponibilità di gas, anche le regioni svizzere - in particolare San Gallo e i Grigioni - rifornite dalla Germania sarebbero colpite. La stessa ministra dell'energia, Simonetta Sommaruga, ha dichiarato giovedì scorso di essere favorevole alla partecipazione della Confederazione al piano europeo di risparmio. Il suo dipartimento si sta coordinando col Dipartimento federale dell'economia per mettere in atto misure volontarie corrispondenti a quelle dell'Ue.
Mancanza di dati
Intanto, però, sul fronte della costituzione di riserve all'estero come previsto da un piano del Consiglio federale, stando al SonntagsBlick, lo stesso governo è al momento all'oscuro di quanto gas i fornitori abbiano accumulato fuori dai confini nazionali. “Non disponiamo dei dati necessari”, ha scritto il domenicale riferendosi a informazioni fornite dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) diretto dalla stessa Sommaruga. Citato dal giornale, Thomas Hegglin, portavoce dell’Associazione svizzera dell’industria del gas, ha tuttavia dichiarato che i fornitori hanno raggiunto l’obiettivo di costituire riserve tra il 75 e il 100%. Le aziende, secondo Hegglin, sono “sulla buona strada per assicurarsi opzioni per ulteriori forniture di gas non russo entro novembre”.
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