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Bolla dell'IA? Gli esperti hanno idee contrastanti
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Ats
3 ore fa
La possibile bolla dell'intelligenza artificiale divide gli esperti svizzeri. Il 45% non crede possa accadere, il 47% si aspetta che scoppierà tra il 2027 e il 2030, mentre solo il 9% pensa possa succedere nel 2026.

Gli esperti svizzeri sono divisi riguardo alla tanto discussa possibile bolla dell'intelligenza artificiale (IA): una parte la vede scoppiare fra qualche anno, un'altra non intravede in realtà nessun problema, mentre pochi ritengono che i nodi arriveranno al pettine già nel 2026. A scattare la fotografia dei rischi della finanza è la prima edizione dello studio "Swisscanto CIO Survey" pubblicato oggi dalla Banca cantonale di Zurigo (ZKB), basato sulle risposte a un sondaggio a cui hanno partecipato 51 responsabili degli investimenti (Chief Investment Officer, CIO) di società finanziarie elvetiche.

"L'oro non calerà"

Il quadro che ne emerge è di cauto ottimismo, con un chiaro focus su azioni selezionate e metalli preziosi, mentre le obbligazioni perdono di fascino. In un contesto di ricerca di protezione dal rischio l'oro si conferma la categoria di investimento più amata: malgrado il prezzo sia raddoppiato in due anni, solo l'8% dei CIO prevede un calo del corso nei prossimi sei mesi. Nessuno dei professionisti intervistati sottopesa il metallo prezioso nei portafogli e, anzi, quasi un terzo si aspetta un rialzo forte, con prezzi che potrebbero superare i 4500 dollari l'oncia.

Franco attraente

Per quanto riguarda le azioni, le regioni più gettonate sono i mercati emergenti e gli Stati Uniti. I titoli svizzeri si collocano in una posizione neutrale, con il 51% dei CIO che li tratta in maniera bilanciata. Il franco si conferma la valuta più attraente per il 64% degli intervistati, ribadendo il suo ruolo di bene rifugio, mentre l'euro è la moneta estera preferita. Solo una minoranza (14%) intende aumentare le coperture sul rischio di cambio, probabilmente a causa degli elevati costi.

...e sulla possibile bolla dell'IA

Il tema caldo dell'intelligenza artificiale divide gli esperti. Il 45% dei CIO non vede alcuna bolla, mentre il 47% si aspetta che essa scoppi fra il 2027 e il 2030; solo una minoranza del 9% scommette su una correzione già nel 2026. Questo suggerisce che i rischi sono percepiti come presenti a medio termine, malgrado la forte presenza della questione sui media.